Le novità sono state introdotte dall’ultima Legge di Bilancio e rimarranno in vigore solo per il 2024. Col ricalcolo e in base alla fascia di reddito, sono previsti anche degli incrementi dello stipendio. Ecco come funzionerà.

Le novità introdotte andranno a modificare quanto avvenuto fino ad oggi quando, nel cedolino, è stata trattenuta l’Irpef calcolata sulle regole in vigore lo scorso anno. Per vedere gli effetti, bisognerà aspettare il cedolino di marzo 2024, dal quale emergerà anche un leggero aumento dello stipendio.

Col cedolino di marzo 2024, infatti, saranno aggiornate le aliquote Irpef, che ridurranno gli scaglioni da quattro a tre, andando a fissare, per la parte di reddito compresa tra 15mila e 28mila euro, una percentuale Irpef pari al 23% (e non più al 25%).

I nuovi scaglioni Irpef porteranno ad un risparmio del 2% e, quindi, ad una maggiorazione della busta paga di massimo 260 euro annui (20 euro mensili) per chi rientra nella fascia di guadagno pari ad almeno 28mila euro l’anno.

Ecco quali sono le nuove aliquote Irpef per il 2024:
* 23% per i redditi fino a 28mila euro;
* 35% per i redditi tra 28’001 euro e 50mila euro;
* 43% per i redditi che superano i 50mila euro.
Diremo addio, quindi, all’aliquota del 25%, originariamente per i redditi tra 15’001 e 28mila euro.

si risparmierà :
* 220 euro in più, per chi guadagna almeno 26mila euro l’anno;
* 168 euro per la fascia fino a 23’440 euro annui;
* 116 euro per la fascia fino a 20’800 euro annui;
* 64 euro per la fascia fino a 18’200 euro annui;
* 12 euro per la fascia fino a 15’600 euro annui.
Come già annunciato, bisognerà attendere marzo per l’adeguamento. Nello stesso mese infatti scatterà anche il conguaglio che prevede il rimborso degli arretrati, per chi ha versato più del dovuto.

Ufficio stampa FSI-USAE