L’Agenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) ha presentato una indagine su ‘Trasparenza, etica e legalità nel settore sanitario’, evidenziando che si tratta del “Primo Rapporto sullo stato di attuazione delle azioni adottate dalla sanità pubblica in materia di trasparenza ed integrità”.
“Nonostante la complessità della materia, – rileva sempre Agenas – la possibilità per i cittadini di ricevere informazioni sui tempi di attesa attraverso i siti web di Regioni e aziende sanitarie rappresenta una realtà in buona parte del Paese anche se carenze importanti si osservano in alcuni territori e nella disponibilità di informazioni specifiche e facilmente comprensibili”.
Aumenta comunque il numero dei cittadini che riescono ad informarsi online sui tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, ma si riscontrano anche carenze in alcune regioni.
Altro tema toccato è quello dell’informazione sulle liste di attesa, al fine di offrire prestazioni sanitarie entro tempi appropriati. La legge prevede che le aziende sanitarie pubblichino nel proprio sito web una pagina appositamente dedicata, cosa che fanno il 93% delle aziende nel 2015, con “un soddisfacente e crescente livello di adempimento”. L’88% fornisce anche “una discreta disponibilità di informazioni su specifiche tipologie di prestazioni”.
Ma solo in 10 regioni tutte le aziende sonoadempienti. In coda le Marche, dove lo fa solo il 25% delle aziende, seguite a buona distanza da Calabria e Campania. Tra le migliori, con il 100% delle aziende in regola, Molise, Puglia e Basilicata figurano anche Umbria, Trentino Alto Adige, Val d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.
“Solo 10 regioni risultano totalmente adempienti quanto a predisposizione, nel sito istituzionale di tutte le aziende, di un’area riservata alle liste di attesa. Il dato scende a 7 regioni se si considera la presenza di informazioni inerenti alle singole tipologie di prestazioni”.
I risultati indicano “un soddisfacente e crescente” livello di adempimento con riguardo alla disponibilità della pagina riservata alle liste di attesa nel 93% delle aziende nel 2015; una discreta disponibilità delle informazioni su specifiche tipologie di prestazioni (88%) e una irrilevante disponibilità di infografiche (14%).
Anche la pubblicazione dei bilanci presenta differenze interregionali e livelli di adempimento inferiori all’atteso. Discrepanze riscontrate anche in grandi regioni. Il settore è ancora in evoluzione.
Poco diffusa è la pubblicazione dei dati di bilancio in forma sintetica e semplificata (la percentuale relativa al bilancio consuntivo 2013 è del 58%) e dei dati in formato aperto (la percentuale relativa al bilancio preventivo 2014 è del 60%).
fonte Regioni