Gia’ da febbraio avevamo inviato un esposto.

E’ di oggi la notizia che il TAR Lazio ha bocciato l’impianto messo in piedi dal Ministero diretto dal Ministro Franceschini per le nomine dei direttori dei musei italiani, tanto decantati dal titolare del dicastero di Via Del Collegio Romano nel suo “impianto” di riforma.

ll Tar del Lazio ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per aprire le selezioni a candidati internazionali e sette dei direttori sono stranieri, tra i quali quelli del parco archeologico di Paestum e del Palazzo Ducale di Mantova……”

La FSI-USAE  già dai primi mesi dell’anno aveva inviato un esposto all’ ANAC e alla Corte dei Contidisponibile sul sito della FSI-USAE-, segnalando proprio che la procedura avviata dal Ministero per la nomina dei Direttori dei Musei era in contrasto con la legislazione ed inoltre andava contro le procedure per i concorsi pubblici. …..“Pertanto, ad avviso della scrivente O.S., il D.M. in oggetto, è viziato da palese illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere per i motivi esposti. Altresì ad avviso della scrivente O.S. il DDC 27 maggio 2016 e DDC del 2 agosto 2016 sono in palese violazione di legge e di anticostituzionalità in quanto, gli stessi violano la normativa vigente in materia di “concorso pubblico”.

Ci auguriamo che il Ministero ad evitare di farsi bocciare le ulteriori nomine dei superdirettori e nel complesso l’intero impianto della “riforma” voglia provvedere da subito a produrre tutti gli atti  conseguenziali evitando la totale paralisi del Ministero.

 

RIFORMA MADIA LE ULTIME …..ASSURDITA’ PER LEGGE

Una “riforma” dovrebbe dare a tutti gli interessati prima di tutto pari opportunità e dovrebbe creare dei presupposti per snellire procedure e non creare ulteriori conflitti e disparità. Invece le nuove disposizioni della legge “Madia” hanno partorito proprio nuove  disparità  relegando il lavoratore “tra gli ultimi” come nella peggiore tradizione italiana.

 

Così si legge chiaramente nella riforma Madia

Doveva essere una Riforma complessiva mentre sull’onda mediatica, volutamente pompata ad arte, a causa di qualche mela marcia (furbetti del cartellino) si mette alla gogna un intero settore Istituzionale.

Cosa di una gravità assoluta è che solo le Aree funzionali vengono messe sotto la lente di ingrandimento.

Guai a toccare Dirigenza ed Alta Dirigenza!   Perchè?

Lasciamo ad ognuno di Voi una propria interpretazione a questo atto da due pesi e due misure.

Il Dirigente non sarà soggetto a controlli. Perché il decreto che se ne occupava, bocciato lo scorso novembre dalla Corte costituzionale, non è mai stato riscritto e nel frattempo la delega è scaduta per la gioia dei Dirigenti di Stato, scampati al “ruolo unico” e degli incarichi a tempo.

Stai antipatico al tuo Dirigente?    Ti lamenti del mobbing?

Trovi che un lavoro non sia di tua competenza, qualifica o semplicemente non corretto?

Tranquilli: prima o poi sarai licenziato/a.

Il lavoro diventerà incubo all’insegna del vassallaggio e non più “pubblico” ma “privato” a seconda della corrente politica al comando.

Nemmeno il più bieco di “Spoil System” arriva a tanto!!!

Nello specifico: il licenziamento del dipendente pubblico che ottiene valutazioni negative dai suoi superiori per tre anni di fila sarà licenziato. Inoltre il nuovo codice disciplinare amplia il numero delle casistiche che possono portare al licenziamento. Tra queste, le assenze ingiustificate, le false dichiarazioni per ottenere posti e promozioni, lo scarso rendimento.

Fermo restando che già esistono regole e leggi per il licenziamento nelle fattispecie sopra elencate si rileva che:

  • manca una formazione continua;
  • spesso e volentieri non vengono attribuiti i carichi di lavoro quindi i giudizi sono molto arbitrari;
  • le aree funzionali non possono avere altri incarichi rispetto alla Dirigenza che ne può avere quanti ne vuole (secondo, terzo, quarto lavoro…);
  • le “promozioni” nella PA avvengono solo tramite concorso interno o esterno;
  • sarà più difficile, per i Sindacalisti, difendere oggettivi situazione di disagio;

si potrebbe continuare con una lunga lista.

La solita azione punitiva e repressiva che non parla di rilancio, investimenti.

Continua un’asse del Nazareno contro la PA partita dall’ex Ministro Brunetta e continuata in tutti questi anni sino all’attuale Ministro Madia.

Oltre a ritenere che TUTTI i Sindacati dovrebbero indire nello stesso giorno uno Sciopero nazionale ad oltranza (come avviene nella più evoluta Francia); invitiamo caldamente tutti i Colleghi e Colleghe della PA a chiedere sin da subito, per iscritto, il loro “carico di lavoro”.

Solo così potranno dimostrare, con carte alla mano, se hanno lavorato bene o male e potersi difendere in caso si abbiano divergenze caratteriali con il Dirigente.

Invitiamo a scrivere e farvi scrivere tutto anche attraverso Ordini di Sevizio.

Anche gli Obiettivi che vengono assegnati alle Aree funzionali devono essere chiari e ben specificati dai Dirigenti.

Segnalate immediatamente ai Sindacati eventuali situazioni critiche per prevenire scenari più complessi da gestire.

«Se non hanno più pane, che mangino brioche» (in francese S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche) Maria (Madia) Antonietta d’Asburgo-Lorena, pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane.

In effetti abbiamo il contratto bloccato “solo” dal 2009; e i salari più bassi d’Europa.

Si allega il testo  Atto del Governo 412 Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 20 giugno 2016, n. 116, in materia di licenziamento disciplinare dei pubblici dipendenti

Atto del Governo 412

 

Per ulteriori informazioni scrivere  a petr_a@libero.it o fsi.funzionicentrali@usanet.org

 

 

IL COORDINATORE NAZIONALE FSI-USAE FUNZIONI CENTRALI BENI CULTURALI
Renato Petra