La decisione del presidente americano Trump di far uscire l’America dagli accordi climatici di Parigi porta indietro l’orologio della storia. La prima conseguenza drammatica è che, ovviamente, anche la Russia si è tirata fuori.
Questa decisione avviene anche dopo l’incontro con il Santo Padre che due anni prima fece uscire l’Enciclica “Laudato Sì”, il documento filosofico, politico e spirituale più incisivo scritto da Papa Francesco. Enciclica data dal Sommo Pontefice come regalo nelle mani dello stesso Trump durante la visista ufficiale di quest’ultimo presso la Città del Vaticano.
Il cambiamento climatico al quale assistiamo è considerato dal 97% degli scienziati non scollegabile dall’azione umana e dai processi economici poco sostenibili sul lungo periodo i quali non stanno aiutando una riconversione su base eco-sostenibile. Questi cambiamenti stanno creando un disastro senza precedenti sia per l’uomo che per tutti gli esseri viventi; non a caso la grande barriera corallina australiana ancora viva si è drasticamente ridotta.
La stessa Enciclica puntava molto affinchè i governanti non lasciassero passare invano la COP21 di Parigi e ci riuscì: per la prima volta un accordo programmatico che impegnava la maggioranza degli Stati del mondo a intraprendere azioni concrete per contenere gli aumenti delle temperature. L’unica speranza rimane in un asse che leghi ancor più l’Europa, l’India e la Cina come guide nel dimostrare che una cooperazione ambientale non solo sia necessaria, irrinunciabile ma anche proficua. La decisione del presidente USA che verte su di una filosofia negazionista mette una “bomba ad orologeria” sotto ai piedi della nostra generazione e per quelle a venire. C’è anche un’America che dissente profondamente da questa linea da alcuni stati sino alla grande industria. La Chiesa è lapidaria sulla questione “un disastro per l’umanità e per il pianeta” alla quale fa eco il segretario generale dell’ONU lanciando un appello “agli Stati e alle città USA, così come al mondo dell’industria e alla società civile, a scommettere sull’economia verde, che è l’economia del futuro”.
L’Europa, attraverso la cancelliera tedesca, Merkel non lascia spazio a fraintendimenti sulla propria linea sottolineando che Trump “non ci fermerà” e lo stesso Junker ha assicurato che “Cina e UE sono allineati per soluzioni comuni”.
E’ sotto gli occhi ed i termometri di tutti che non “esistono più le mezze stagioni” con abbassamenti o innalzamenti abnormi e repentini delle temperature e che in Italia abbiamo spesso un clima che tende sempre più al Tropicale che non al Continentale. Con il clima non si scherza perché il clima può uccidere; e lo fa.

Il Coordinatore Nazionale FSI Funzioni Centrali
Salute, Ambiente, Agricoltura
Maurizio Guarino