Per il ruolo e le nuove competenze dell’OSS si apre una nuova via.

Quando la strada maestra è irta di difficoltà anche le strade secondarie vanno bene per raggiungere la destinazione: ovvero poco importa quale strada ci permette di raggiungere l’obiettivo, l’importante è che ci si arrivi.

Per due legislature, con il nostro disegno di legge per la qualificazione di un ruolo professionale per gli OSS tracciando la strada da seguire  e indicando possibili soluzioni, abbiamo rammentato a tutti, abbiamo ricordato a tutto il mondo che ruota intorno alla sanità che il problema era sul tappeto e richiedeva soluzioni, anche urgenti.

La Commissione Affari sociali ha approvato mercoledì l’emendamento  a prima firma Donata Lenzi (Pd) che individua, nel DDL Lorenzin, i nuovi profili professionali sociosanitari in considerazione dei fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti nel Patto per la salute e nei Piani sanitari e sociosanitari regionali, che non trovino rispondenza in professioni già riconosciute. Sarà poi un decreto del Miur che definirà l’ordinamento didattico per la formazione di questi profili. E, modificandone la precedente collocazione normativa, sono ricompresi nell’area professionale di questo nuovo articolo aggiuntivo, i preesistenti profili professionali di operatore sociosanitario, delle professioni di assistente sociale, di sociologo e di educatore professionale.

L’intento dell’emendamento è anche quello di evitare parcellizzazioni e sovrapposizioni con le professioni già riconosciute o con le specializzazioni delle stesse nella definizione delle funzioni delle attività dei nuovi profili professionali sociosanitari.

Sarà quindi un successivo accordo stipulato in sede di Conferenza Stato Regioni a stabilire i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti ai fini dell’esercizio di questi profili professionali e, con decreto del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro della salute, sentite le competenti Commissioni parlamentari e acquisito il parere del Consiglio universitario nazionale e del Consiglio superiore di sanità, verrà definito l’ordinamento didattico per la loro formazione.

Ufficio stampa FSI-USAE