Ad un anno dalla nascita dell’ANPAL e dell’INL dobbiamo, nostro malgrado, stilare un bilancio fortemente negativo del progetto di riforma contenuto nel Jobs Act che sembrava preludere, viceversa, ad un sostanziale miglioramento delle politiche del lavoro del nostro Paese.

Era infatti il 21 giugno del 2016 quando sulla Gazzetta Ufficiale venivano pubblicati i DPR nn. 108 e 109, relativi all’approvazione dei regolamenti degli Statuti dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

Nello specifico, l’Anpal dovrebbe realizzare il Sistema informativo delle politiche del lavoro, gli indirizzi (triennali) e gli obiettivi (annuali) delle politiche attive, nonché definire i livelli essenziali delle prestazioni da erogarsi sull’intero territorio nazionale, d’intesa con la conferenza Stato-Regioni.

L’INL dal canto suo interviene nelle attività di contrasto al lavoro nero e irregolare, avvalendosi anche della messa a disposizione delle banche dati gestite da Inps, Inail e Agenzia delle Entrate.

La riforma avrebbe dovuto portare ad una maggiore snellezza dell’azione del Ministero, in virtù della possibilità da parte dell’autorità centrale di dare indicazioni alle due Agenzie, monitorandone l’attività, mentre le stesse avrebbero dovuto avvantaggiarsi di un maggiore livello di

autonomia operativa.

Purtroppo, nella realtà dei fatti stiamo assistendo ad una paralisi delle attività, aggravata dal proliferare di indicazioni spesso confuse o contraddittorie da parte del centro, sintomo di una evidente mancanza di coordinamento tra questo e le neonate Agenzie.

Da parte del Ministero ancora non si è visto il DM che definisce la riorganizzazione, mentre l’attività ispettiva batte il passo in una fase storica in cui viceversa dovrebbe decollare senza indugi.

Il quadro che emerge è alquanto desolante, e per questo invitiamo il Ministro ad intervenire con immediatezza, al fin di garantire il definitivo decollo della riforma; non dimentichiamo poi come la stessa necessiti, per una sua concreta applicazione a regime, di una considerevole immissione di forze nuove all’interno degli organici del personale tecnico ed amministrativo, fortemente carente a fronte dell’enorme carico di lavoro che lo stesso si trova ad affrontare.

In questo senso, rivolgiamo al Ministro del Lavoro un accorato appello, affinché si adoperi nelle sedi opportune al fine di garantire a breve il bando di concorsi pubblici per quelle assunzioni che la più volte ricordata riforma impongono in modo ormai indefettibile.

La ringraziamo per l’attenzione, ed in attesa di conoscere le Sue determinazioni nel merito di quanto rappresentato, porgiamo i più cordiali saluti.

 

Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
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