Dove si debbono collocare le figure  di esperto e di specialista degli infermieri e quanto debbono guadagnare in più rispetto a un infermiere “semplice”. E, alla luce di questo, che fine faranno i coordinamenti ?

 Il Segretario Generale  FSI-USAE apre subito la discussione e convoca la consulta nazionale degli infermieri. Il primo incontro ci  sarà a Lecce il prossimo 27 ottobre.

Adamo Bonazzi, il Segretario Generale, appena rieletto alla guida della FSI-USAE dal congresso straordinario del 15 e 16 settembre scorso non ha perso tempo ed ha subito aperto il dossier del contratto della sanità pubblica e le scottanti questioni in esso contenute, tra le quali emerge con forza la questione delle competenze avanzate e della collocazione delle  figure  di esperto e di specialista. Introdurre nel sistema le figure  di esperto e di specialista non sarà affatto una operazione semplice.  A costo zero,  senza nuove risorse, introdurre delle modifiche nella scala economica contrattuale per far posto alle figure  di esperto e di specialista è tutt’altro che agevole.   Ma se i limiti dell’attuale sistema contrattuale sono conosciuti e sono stati esplorati  e gli obiettivi  per la nuova stagione contrattuale sono in qualche modo delineati, e in occasione della riunione di apertura del tavolo contrattuale all’Aran il Segretario Generale FSI-USAE  li ha riassunti dichiarando: “dobbiamo porci il problema di come possiamo far saltare quel tetto di cristallo che impedisce alle professioni sanitarie di crescere e di fare carriera. Dentro questo contratto dobbiamo porci l’obiettivo di determinare quali sono i meccanismi che congiungono le dinamiche contrattuali del comparto a quelle dell’area della dirigenza e quali sono i meccanismi, anche temporanei, che consentano alle professioni sanitarie di avere aperta la carriera con l’accesso alla dirigenza – sia pure di tipo professionale”, le soluzioni pratiche da mettere sul tappeto come articolato contrattuale seguono diverse scuole di pensiero e possono essere molteplici. Tutte legittime e ben argomentate, ma ognuna con i suoi pro ed i suoi contro. 

Se la meta è chiara, quale sia la strada più agevole da percorrere per arrivarci pone il sindacato davanti all’eterno bivio, di quale strada percorrere: la più breve oppure quella più larga ma più lunga ?   Un approfondimento è più che mai necessario.

 Il Segretario Generale  FSI-USAE , per sciogliere questi nodi, apre subito la discussione e convoca la consulta nazionale degli infermieri. Il primo incontro della consulta professionale di categoria,  sede naturale in cui dibattere di queste tematiche, ci  sarà a Lecce il prossimo 27 ottobre.

Ufficio Stampa