Lettera al Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione Marianna Madia; al Presidente dell’INPS Tito Boeri; al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Dipartimento dell’Amm.ne Generale, del Personale e dei Servizi

Questa O. S. esprime tutta la sua preoccupazione per la gravissima situazione che si sta configurando nei confronti di migliaia di dipendenti pubblici la cui posizione assicurativa ai fini previdenziali potrebbe essere a rischio di prescrizione.
Risulta infatti alla scrivente che molti tra questi lavoratori in attività, che a seguito dell’emanazione da parte dell’INPS della circolare n. 94 del 31 maggio c.a. esplicativa dei termini prescrittivi dei contributi dovuti alle gestioni pubbliche hanno interrogato il sistema per conoscere la propria posizione contributiva, hanno scoperto che i conteggi sono fermi addirittura al 2012; come se da quella data, il datore di lavoro pubblico (cioè lo Stato nel caso dei tantissimi dipendenti del comparto ministeri) non avesse versato i contributi, sia quelli a suo carico che quelli a carico dei dipendenti e che vengono prelevati direttamente dalle loro retribuzioni.
Uno scenario a dir poco allarmante: sembrerebbe che in realtà le amministrazioni abbiano ottemperato a quanto dovuto, e quindi l’anomalia sarebbe da ascrivere a problematiche di natura tecnico-informatica afferenti lo scambio di dati ed informazioni tra il portale dedicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (NoiPA) e l’INPS.
Poiché la citata circolare n. 94/2017 stabilisce che i termini di prescrizione sono di 5 anni, è di tutta evidenza che occorra ovviare all’anomalia rappresentata con la massima urgenza: se è vero infatti che i termini decorreranno dal 1 gennaio 2018, l’attuale situazione non consente ai pubblici dipendenti interessati di calcolare la proiezione del loro futuro trattamento pensionistico.
Alla luce di quanto sopra, si chiede un intervento immediato, volto a regolarizzare tutte le posizioni assicurative, sospendendo ogni termine prescrittivo: non è infatti pensabile che per colpa di inefficienze attribuibili ad altri, i diretti interessati, e cioè migliaia di pubblici dipendenti, non siano in grado di conoscere l’entità del loro futuro trattamento pensionistico, peraltro con il rischio incombente della scadenza dei termini di prescrizione.

Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
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