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Giustizia DAP- Personale del Comparto Ministeri e del Comparto Sicurezza

Lettera al Ministro della Giustizia Andrea Orlando; al Capo del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria Santi Consolo

 

Con la presente, vogliamo portare alla cortese attenzione delle SS. LL. il perdurare di una grave sperequazione di trattamento tra diverse figure professionali che operano all’interno dell’Amministrazione Penitenziaria: il personale del Comparto Ministeri e quello del comparto Sicurezza.

La differenze sono enormi, e riguardano tutti gli aspetti della vita lavorativa: la retribuzione, tabellare e accessoria, il numero di giorni di ferie, l’età pensionabile.

In estrema sintesi, possiamo affermare che al personale del comparto sicurezza viene riconosciuto, giustamente, il disagio di operare all’interno delle strutture penitenziarie, con tutti i disagi, i rischi e le problematiche connesse; viceversa, al personale c.d. civile (comparto ministeri) non viene riconosciuta alcuna specificità in questo senso, anche perché la indennità percepita (indennità penitenziaria) è una indennità di amministrazione del tutto assimilabile a quella percepita dai colleghi di altri Ministeri.

Non ha più senso ostacolare le legittime aspettative del personale civile che da troppi anni è stato messo in disparte e si sente frustrato e ridimensionato rispetto al lavoro che svolge quotidianamente operando nello stesso identico contesto lavorativo dei suoi colleghi in divisa, con carichi di lavoro elevati a causa delle notevoli carenze di personale dovute a pensionamenti e al mancato ricambio generazionale.

Perfino l’ONU e il Consiglio d’Europa si sono pronunciati sul delicato tema, affermando che il lavoro all’interno dei penitenziari deve essere valutato diversamente dagli altri, poiché comporta sacrifici maggiori dovuti alla unicità delle mansioni svolte:  non si vede quale differenza contraddistingua il lavoro del personale dei due comparti  (Sicurezza e Ministeri) data la condivisione della gestione dei detenuti, poiché tutti concorrono al perseguimento del medesimo fine istituzionale.

Si chiede pertanto di voler sanare questa grave anomalia, che inficia non poco il lavoro all’interno degli istituti, prevedendo l’inclusione del personale del comparto ministeri all’interno dei ruoli tecnici del Corpo di polizia penitenziaria.

Ringraziamo, in attesa di conoscere le determinazioni nel merito.

Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
347.0662930

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