Il segretario generale, FSI/Usae , Adamo Bonazzi, ha incontrato oggi il Sottosegretario di stato alla salute con delega alle relazioni con le organizzazioni sindacali, on. Vito De Filippo. L’incontro fa seguito delle formali richieste inoltrate a suo tempo e che vertevano sui nodi ancora aperti nell’interlocuzione della nostra organizzazione con il Ministero della salute e con la Conferenza delle Regioni, e cioè : l’immediata ripresa degli iter procedurali previsti dal comma 566 della Legge n.190/2014 (Legge di Stabilità 2015); la conclusione dell’iter sulle competenze avanzate delle professioni sanitarie di cui alla L. 42/99; la convocazione della “Cabina di Regia” prevista dagli impegni assunti con le OO.SS. nel corso degli incontri dello scorso anno (2014); l’applicazione del documento di cui al tavolo per l’operatore socio sanitario, sottoscritto il 04/07/2012 , e tutt’ora inapplicato. I temi che sono aperti da troppo tempo e che hanno portato la nostra Federazione alla rivalutazione delle norme contenute nel recente patto della salute ed alla preparazione del documento alla base della campagna #fsigazeboday .

Nel corso dell’incontro, che è stato cordiale, il segretario generale ha illustrato in modo approfondito al sottosegretario sia il documento politico alla base dell’iniziativa che le ragioni che hanno indotto la nostra Federazione una così ampia campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e alla raccolta di firme a sostengo della medesima iniziativa: e cioè che la nostra federazione desidera una sanità differente, che dia il giusto peso agli operatori e che sia percepita dai cittadini come un valore aggiunto. Una sanità universale e alla portata di tutti i cittadini senza distinzioni di classe sociale. Un sistema sanitario al contempo, nazionale, regionale e locale: nazionale nelle garanzie, regionale nelle programmazione, locale nell’erogazione dei servizi. Che eroghi le prestazioni secondo i LEA approvati a livello nazionale e monitorati a livello regionale, al fine di consentire a tutti i cittadini lo stesso tipo di prestazioni.

In particolare nell’incontro si è convenuto che la ridefinizione dei ruoli nella sanità e gli iter procedurali previsti dal comma 566 della Legge n.190/2014 sono urgenti anche se implicano il rischio di dover andare ad intaccare interessi consolidati. Ma è stato altresì sottolineato il fatto che l’infermiere di famiglia proposto dalla nostra Federazione , e cioè in regime di convenzione, può effettivamente essere una garanzia della cura dei cittadini nel proprio ambito familiare e del fatto che la figura dell’ Operatore socio sanitario necessiti di tutta l’attenzione prevista dal protocollo inattuato del 2012 ma anche di spazi di crescita professionale.

La Segreteria Nazionale

 

 

FSI-comunicato-11-novembre-2015- fsi usae incontra il sottosegretario de filippo

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