In data odierna presso la sede del Ministero della Salute in Roma la delegazione della FSI ha incontrato il sottosegretario Patta per proseguire con l’esame dello schema di decreto legislativo per l’istituzione degli ordini professionali per i professionisti sanitari.


Alla riunione la delegazione FSI ha dovuto ribadire la mancata coerenza, nel voler ricondurre a tutti i costi le varie e diverse professioni sanitarie non affini negli stessi ordini professionali, come ad esempio la professione Ostetrica nell’ordine professionale insieme ai professionisti della riabilitazione.

La FSI inoltre ha fortemente criticato il documento rispetto alla parte nella quale si parla delle attività prevalenti dei professionisti, si tenta così infatti di riscrivere un mansionario che legherebbe nuovamente le professioni sanitarie ad ambiti ristretti di competenza con il rischio di riportare la autonomia delle professioni a parecchi anni indietro.

Il rappresentante della delegazione Guidi Leopoldo ha dichiarato “ abbiamo chiesto da tempo che le professioni sanitarie siano riconosciute giuridicamente al pari di tutte le professioni intellettuali nazionali oggi conosciute, la istituzione degli ordini professionali è un passo importante, oggi però dobbiamo verificare che su questo decreto le mani le hanno messe soggetti che vorrebbero cancellare in un colpo solo le conquiste di autonomia professionale fino ad oggi duramente conquistate, piuttosto di fare una cosa che danneggia i professionisti preferiamo riflettere più attentamente questo testo di oggi è inaccettabile”.

A tal fine FSI insieme a CGIL CISL UIL FIALS sta valutando la possibilità di chiedere un intervento diretto di Prodi sulla vicenda inviando a quest’ultimo un documento congiunto nel quale chiedere la modifica del testo di decreto predisposto dal Ministero, intanto nei prossimi giorni saranno ascoltati i Collegi professionali e le Associazioni Professionali.

Ufficio Stampa