{mosimage}  All'ordine del giorno dei lavori parlamentari l'istanza della FSI-USAE contro la modifica al DLGS 66/2003 contenuta nella finanziaria a sfavore del personale sanitario.
La Presidenza della Commissione Igiene e sanità del Senato della Repubblica ha risposto, con propria nota al nostro Segretario Generale Adamo BONAZZI, all'istanza che la FSI-USAE aveva prontamente indirizzato agli organi parlamentari per chiedere il ripristino del diritto negato agli operatori sanitari per quanto concerne il diritto al riposo di undici ore tra un turno e l'altro previsto dal DLGS 66/2003.

 L'ultima Finanziaria infatti come è noto ormai a tutti gli operatori del settore ha previsto la non applicazione del comma del decreto 66/03 per il solo personale sanitario.
L'intervento della FSI-USAE è stato pronto e immediato tanto che ha prodotto un dovuto interessamento delle parti politiche che, come si evince dalla nota qui allegata, hanno portato il problema all'ordine del giorno dei lavori parlamentari.
Ad oggi purtroppo la situazione è ancora immutata ma il livello di interessamento della FSI-USAE è alto ed è auspicabile che lo scippo di tale diritto per il personale sanitario venga impedito una volta per tutte.
"E' assurdo che per garantire le Regioni e le Aziende  oggi con gravi problemi economici e di organici lo stesso governo attui una legge dello stato che tratta una categoria di lavoratori in maniera diversa da tutti gli altri ha dichiarato il portavoce della Segreteria Nazionale FSI-USAE Raimondo Leotta e ha aggiunto se poi si pensa che non ci sono soldi e impegni precisi per chiudere il rinnovo del contratto di lavoro scaduto dal 2005 tutto questo non può essere altro che ad essere educati VERGOGNOSO"

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