A 40 anni dalla strage di via Fani, dove fu sequestrato l’onorevole Aldo Moro (poi ucciso dopo 55 giorni di prigionia) e sterminata la sua scorta composta da cinque uomini delle forze di polizia, il ricordo di quei giorni è ancora drammaticamente vivo in ognuno di noi.

Uno dei più insigni statisti italiani, colpevole di aver cercato attraverso la svolta passata alla storia come “il compromesso storico” di riunire le diverse anime del Paese per garantirgli stabilità e progresso, veniva rapito e successivamente processato e ucciso da un sedicente “tribunale del popolo” in nome di quella scelta coraggiosa e di quel passo indietro che aveva deciso di fare.

E la violenza cieca dell’ideologia più becera, falciava cinque giovani vite, trascinando le loro famiglie nel baratro della disperazione che il passare del tempo, che ha trasformato la cronaca di allora in storia, solo in lieve parte è riuscito ad attenuare.

Oggi, chiediamo di conoscere la verità, una volta per tutte, su quei tragici eventi che hanno segnato gli anni più bui della nostra storia repubblicana.

Che i giovani di oggi, che non erano nati alla fine degli anni Settanta, sappiano, e crescano con la consapevolezza del prezzo altissimo che tanti italiani hanno pagato per il mantenimento e la crescita della nostra democrazia; che i giovani di oggi apprezzino e difendano, sempre e comunque, i valori su cui essa si fonda, contro ogni ideologia, contro ogni forma di violenza e sopraffazione.

Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930