Chiudere il rinnovo del contratto del Pubblico impiego entro la fine dell’anno e per farlo chiudere o riformare strutturalmente l’ARAN: e’ l’obiettivo dichiarato del ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, ospite della seconda giornata di lavori del Workshop Ambrosetti a cernobbio.  

 Il Ministro oggi ha ribadito che  Conta di discutere con i sindacati a ottobre novembre e dicembre e di chiudere un contratto onesto in modo che dal primo gennaio 2009 si possa pagare il biennio 2008-2009, comprese le modalita’ di premio alla produttivita’ e la contrattazione di secondo livello.  Cioè che tutta la contrattazione di secondo livello sarà destinata a chi avrà mostrato miglioramenti sui costi, sulla qualità e sulla produttività. Non più premi a pioggia o basati sulle presenze ma premi sui risultati.




 Renato Brunetta, che ieri ha presentato quella che definisce la seconda fase del suo progetto lanciando un apposito sito internet,  http://www.nonsolofannulloni.forumpa.it/presentazione/ , nei giorni scorsi, in due diverse trasmissioni si era già pronunciato sulla materia ed aveva detto, nella prima che ci sono le risorse per fare un contratto onesto che mantenga non solo il potere d’acquisto ma dia anche i premi e che con le risorse disponibili “il 2009, che concentrerà due anni in uno, vedrà una dinamica salariale tra il 6 e l’8% di aumento”. Mentre  nella seconda che “ L’Aran così com’è “non serve a niente. O la cambio strutturalmente o la chiudo“. Nella stessa seduta il Ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha anche  evidenziato il ruolo “troppo sindacalizzato” dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni aggiungendo che così com’è non serve e che sul ruolo dell’ARAN ha una ‘ideuzza’ in testa che è stata inserita anche nella delega, “Perchè è meglio non avere ipocrisie sui contratti: cioè il contratto non lo faccio io ma lo fa l’Aran. Invece io dico – ha spiegato Brunetta – il contratto lo faccio io e me ne assumo tutte le responsabilità”