Al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta

 

Gentile Ministro,

con la presente Le porgiamo il nostro benvenuto, insieme con i migliori auguri di un proficuo lavoro.

Nel presentarci, vogliamo evidenziare che siamo un Sindacato indipendente ed europeo, nel senso che crediamo fermamante nel progetto Europa, nato oltre mezzo secolo fa con l’Italia protagonista; nondimeno, sappiamo anche essere molto critici quando l’Unione palesa le sue inefficienze ed i suoi errori o quando, come troppo spesso è accaduto, contrasta gli interessi italiani a vantaggio soltanto di alcuni tra i partner.

Con l’occasione, vogliamo portare alla Sua cortese attenzione la grave situazione di profonda disparità che caratterizza la condizione del personale civile della Difesa nei confronti dei loro colleghi in divisa.

Crediamo infatti che questi lavoratori debbano essere destinatari di maggiori tutele, a cominciare dal loro inserimento all’interno del comparto sicurezza, considerata la peculiarità del lavoro svolto, e per garantire loro un miglior trattamento economico.

Andrebbe poi riconosciuto a prescindere  a chi lavora negli arsenali o negli stabilimenti l’abbuono di 5 anni, così come avviene per i militari, in considerazione delle particolari le condizioni di lavoro presenti in quei siti.

Anche la situazione del personale di area 1 all’interno delle piante organiche andrebbe sanata, al fine di consentire loro di accedere alle progressioni economiche, progressioni che andrebbero avviate ogni tre anni all’interno di tutte le aree.

Andrebbe poi stilato un accordo sulla mobilità interna semplice e trasparente per consentire a tanti lavoratori di essere trasferiti e ricongiunti alle loro famiglie.

Infine, si pone come priorità assoluta bandire nuovi concorsi per assumere giovani, preparati e motivati, per riaprire le Scuole Allievi Operai, con lo scopo di eliminare tutte le esternalizzazioni, che incidono pesantemente sulla spesa pubblica;  si darebbe in tale modo una risposta concreta al grave problema della disoccupazione giovanile.

Sono queste, Signor Ministro, alcune delle questioni da porre sul tavolo, a parere di chi scrive, in difesa e a tutela dei diritti di tanti lavoratori che, anche se forse meno visibili dei loro colleghi in divisa, svolgono una funzione istituzionale di pari dignità, e come tali meritano di essere trattati, anche nell’interesse della stessa Amministrazione che da sempre si avvale dell’apporto delle loro preziose professionalità

La ringraziamo per l’attenzione, in attesa di conoscere le Sue determinazioni nel merito.

Il Coordinatore Nazionale FSI USAE F.C. Min. Difesa

Aniello Gaito