Duro scontro sulla sanità Lazio fra il Ministro Sacconi e il Commissario Marrazzo. 
Marrazzo: “Ho fatto il mio dovere, adesso aspetto il governo ma siamo comunque di fronte ad una svolta perche’ la sanita’ del Lazio non tornera’ ad essere più quella di prima . Di questo ne sono convinto”
Maurizio Sacconi: “I provvedimenti adottati dal commissario Piero Marrazzo secondo il giudizio del tavolo tecnico Stato-regioni riunitosi oggi, non risultano complessivamente idonei per recuperare il deficit sanitario 2008”


Se da una parte il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, uscendo dal ministero dell’Economia al termine del tavolo tecnico durato poco più di quattro ore dice : “La valutazione di 28 provvedimenti ha richiesto una riunione lunga. Ritengo siano adeguati e sufficienti, adesso dal governo mi aspetto un doppio sostegno: nell’applicazione dei provvedimenti e che ci sia lo sblocco dei fondi. Attendo questi due segnali” e  “Abbiamo messo il tavolo nelle condizioni di lavorare.  La salute del Lazio deve andare avanti, non sono i tavoli a interrompere il lavoro di riorganizzazione”. ( I tecnici regionali e ministeriali hanno vagliato 28 provvedimenti, 100 atti amministrativi per un totale di 700 pagine). “Aspetto ora il verbale- aggiunge Marrazzo- Io ho fatto il mio lavoro fino in fondo, come presidente di un’istituzione che deve pensare ai cittadini, al rapporto con il governo e al rapporto con la sua coalizione.
Dall’altra il Ministero dice che sul deficit della Regione Lazio che riguarda la sanità le misure che sono state adottate non sono idonee.  E’ questo il giudizio che sarebbe stato espresso dal TAVOLO TECNICO STATO-REGIONI. Viene reso noto con un comunicato del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali che : “ Il tavolo tecnico Stato-regioni ha giudicato “non complessivamente idonei” per il rientro del deficit sanitario della regione Lazio, i provvedimenti varati dal governatore Piero Marrazzo nonché commissario ad acta ”.  
Intanto i Presidenti delle Province del Lazio Alessandro Mazzoli (Viterbo), Fabio Melilli (Rieti), Francesco Scalia (Frosinone) e Nicola Zingaretti (Roma) hanno scritto una lettera aperta al presidente del consiglio Silvio Berlusconi per chiedere lo sblocco del finanziamento di cinque miliardi per la sanità che il Governo deve alla Regione. «Siamo convinti che, in questi mesi tutti, in primis il governo – scrivono tra l’altro – abbiano osservato e apprezzato l’impegno della Regione Lazio e del presidente Piero Marrazzo, per risanare il deficit della sanità e riconosciuto il valore dei provvedimenti assunti che hanno migliorato, non poco, l’andamento tendenziale». Nonostante «l’impegno e il comune riconoscimento degli sforzi compiuti, la Regione attende ancora, da parte del governo e del ministero dell’Economia, lo sblocco di cinque miliardi di euro – relativi tanto alla compartecipazione al gettito tributario, quanto al contributo straordinario per il debito pregresso nella gestione sanitaria – essenziali – spiegano Mazzoli, Melilli, Scalia e Zingaretti – per andare avanti, garantire gli standard qualitativi e quantitativi dei servizi offerti ai cittadini e programmare con fiducia il futuro della sanità laziale».