Al Ministro degli Esteri e della cooperazione Internazionale Enzo Moavero Milanesi

 

Gentile Ministro,

Le porgiamo il nostro benvenuto, insieme con i migliori auguri di un proficuo lavoro.

Nel presentarci, vogliamo evidenziare che siamo un Sindacato indipendente ed europeo, che crede fermamente nel progetto Europa, nato oltre mezzo secolo fa con l’Italia protagonista; nondimeno, sappiamo anche essere molto critici quando l’Unione palesa le sue inefficienze ed i suoi errori o quando, come troppo spesso è accaduto, contrasta gli interessi italiani a vantaggio soltanto di alcuni tra i partner.

L’inizio di questa legislatura ci sembra improntato ad un cambio di rotta sostanziale nei rapporti tra l’Italia ed i partner europei, con il nostro Paese deciso a riconquistare una posizione più adeguata al suo rango ed alla sua storia.

Crediamo che tutto ciò possa rappresentare un beneficio per milioni di Italiani ai quali troppo spesso in passato sono stati imposti sacrifici e rinunce in nome di un interesse più generale, veicolato dall’astratta formula “… ce lo chiede l’europa …”.

Infatti, se è vero che l’adesione ai trattati dell’Unione comporta per tutti i Paesi vincoli ed obblighi talora scomodi ed impopolari, nondimeno in questi ultimi anni il nostro Paese è stato oggetto di pesanti attacchi da parte dei partner cc. dd. forti (Germania e Francia in primis), che hanno determinato scelte economiche fortemente penalizzanti per l’occupazione.

Nel settore industriale, in quello agricolo, zootecnico, troppo spesso l’Italia ha pagato pegno nel vedere penalizzati i suoi prodotti, con grave danno per il lavoro italiano.

Con riguardo alle relazioni internazionali, il perdurare della emergenza migranti ha messo fortemente sotto pressione l’Italia, atteso come per ovvii motivi il nostro continua ad essere il Paese ove approda la stragrande maggioranza dei fuggitivi; situazione questa non più sostenibile che probabilmente ha fatto comodo a molti tra i nostri partner europei nel recente passato, e che l’Italia sta opportunamente ridiscutendo.

Crediamo, Signor Ministro, che sia giunto il momento per il nostro Paese di riprendersi il posto che gli spetta, in Europa come nel mondo, dopo decenni trascorsi in seconda fila, all’ombra dei partner che sono assurti a leader dell’Unione, spesso in modo arrogante e del tutto arbitrario, invocando per l’Italia il rispetto di quei parametri che essi stessi non sempre hanno poi soddisfatto.

Confidiamo nel Suo impegno e in quello del Governo per restituire all’Italia la dignità che merita: e questo non soltanto per un aspetto formale, seppure essenziale, ma anche sostanziale, perché dalla posizione che l’Italia saprà conquistarsi passa il benessere dei lavoratori, dei pensionati, il futuro delle nostre giovani generazioni e del Paese tutto.

La ringraziamo dell’attenzione,  e su questi temi rimaniamo a disposizione per un confronto aperto e leale.

Cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930