Il convegno su “Il dramma della sanità campana” organizzato dalle segreterie regionali e provinciali di FSI e FIALS presso l’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, era finalizzato alla discussione sugli aspetti riguardanti il piano di rientro messo in atto dall’assessorato alla Sanità regionale, per il rispetto del patto di affiancamento siglato con il Governo sul disavanzo sanitario regionale.
La relazione di apertura ha evidenziato le forti preoccupazioni di FSI e FIALS che, pur ritenendo indispensabile procedere ad una riorganizzazione e razionalizzazione dell’intera rete ospedaliera regionale, temono che tali misure possano rimanere solo sulla carta, come è avvenuto per il piano ospedaliero del 2002. Invece, rispetto alla auspicata riorganizzazione verranno attuati solamente tagli di posti letto e di interi presidi che potrebbero pregiudicare perfino i livelli essenziali di assistenza. Infatti i tagli previsti dal piano sono esclusivamente funzionali ad una sedicente passività economica, che la FSI contesta ritenendo,invece, che la Sanità, o meglio la salute dei cittadini, non possa essere accomunata – con tutto il rispetto – alla produzione industriale di automobili o di elettrodomestici.

Per gli operatori, oltre alla riduzione dell’assistenza e l’aumento delle tasse da pagare come cittadini, la preoccupazione è rivolta al mantenimento dei salari ed a contrastare una politica di mobilità coatta e selvaggia.
Entrando nel merito del piano ospedaliero l’FSI ha espresso un giudizio negativo per le misure assenti o inadeguate a trasformare l’attuale sistema di ospedalizzazione di massa in assistenza sul territorio e domiciliare.
Abbiamo discusso di :
• come reperire, in modo appropriato, le risorse economiche per erogare Salute;
• come ridurre gli sprechi dovuti alle “consulenze d’oro”;
• come ridurre le spese per le prestazioni extraregionali;
• come ricavare utili abolendo le esternalizzazioni ed assumendone gli addetti;
• come ridurre il numero dei primari;
• come regolamentare il sistema degli appalti per renderlo efficiente, efficace e trasparente;
• come far diminuire la spesa farmaceutica;
• come fare meno ricorso alla convenzionata esterna.
Si deve registrare, purtroppo, che i politici presenti, hanno inteso evitare il confronto sulle problematiche evidenziate, hanno preferito “recitare” la loro parte, anzi il Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania ha dichiarato di non essere nemmeno in possesso dei dati di bilancio indispensabili a poter affrontare economicamente le misure previste dal piano regionale, lasciando esterrefatta l’intera platea.
Il segretario nazionale FSI Vincenzo Mervoglino ha dichiarato tra l’altro: “Come al solito chi dovrebbe bene amministrare la cosa pubblica intende utilizzare queste manifestazioni solo per fare passerella come le più scalcinate compagnie di avanspettacolo, pretendendo di scaricare sui cittadini e sui lavoratori le colpe di un disastro creato non solo per clientelismo ma per insipienza governativa. Sarebbe il caso che i cittadini ed i lavoratori prendessero coscienza dell’inutilità di una classe politica inadeguata ed insufficiente a soddisfare le esigenze ed i bisogni di una grande regione al di là di ogni colore politico. E’ gravissimo che il consiglio regionale non abbia a disposizione a tutt’oggi il bilancio di una siffatta manovra che coinvolge uno dei beni primari sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana : LA SALUTE. La Federazione Sindacati Indipendenti è pronta a fare la sua parte a fianco dei cittadini e dei lavoratori.”