Al Ministro per i Beni Artistici, Culturali e il Turismo Alberto Bonisoli

 

Gentile Ministro,

con la presente vogliamo portare alla Sua attenzione una criticità che a nostro avviso andrebbe superata per garantire un miglior funzionamento del dicastero da Lei diretto.

Ci riferiamo alla fruizione gratuita di molti siti e aree monumentali, come ad esempio il Pantheon di Roma che abbiamo avuto il piacere di visitare recentemente.

Siamo rimasti impressionati, oltre che dall’imponenza e dalla bellezza di un’opera straordinaria, dall’incredibile afflusso di turisti, italiani ma soprattutto stranieri presenti (e stiamo parlando di ottobre, non della piena estate).

La riflessione che ci è sorta spontanea è che la mancata previsione di un biglietto di accesso al Pantheon (così come a tantissimi altri siti) rappresenti per lo Stato un mancato introito assolutamente non giustificabile.

In ogni angolo del mondo, perfino per visitare siti o per vedere monumenti molto più modesti dei nostri, si pagano prezzi elevati, a  volte esorbitanti.

Se consideriamo come Roma, Venezia, Firenze, Napoli a altre cento città italiane siano letteralmente prese d’assalto da milioni di turisti ogni anno, ci rendiamo ben conto di quale ingente somma potrebbe entrare nelle casse statali da parte di chi ha già messo in preventivo di spendere somme considerevoli per una vacanza in Italia (si pensi ai turisti provenienti dall’Estremo Oriente o dall’America).

Tali introiti potrebbero esser reinvestiti in assunzioni mirate di giovani esperti del settore da destinare ad un servizio di accompagnamento dei turisti inteso in senso altamente professionale, mirato cioè ad illustrare la storia e le peculiarità del sito a tutti i visitatori, rendendo quindi molto più qualificata l’offerta culturale.

Inoltre, i maggiori introiti potrebbero essere impiegati nella manutenzione ordinaria e straordinaria dei nostri numerosissimi beni artistici e culturali.

Chiediamo allora, in conclusione, una revisione della politica di fruizione del nostro patrimonio artistico-culturale, nel senso di prevedere sempre il pagamento di un biglietto di ingresso per l’accesso agli stessi, poichè il Ministero per i Beni artistici e culturali e per il turismo ne ricaverebbe notevoli profitti, e con lui centinaia di giovani oggi disoccupati: siamo certi che tale iniziativa, lungi dal contrarre il numero di visitatori, viceversa valorizzerebbe ancora di più il nostro patrimonio.

La ringraziamo per l’attenzione, in attesa di conoscere le Sue determinazioni nel merito di quanto rappresentato.

Il Coordinatore Nazionale FSI-USAE F.C.
Paola Saraceni
347.0662930

 

LA DENUNCIA

Nelle foto di seguito l’Area Sacra di S.Omobono, nel cuore di Roma a pochi passi dal Circo Massimo, nessuna indicazione  per informare i turisti.