E dalla lettura del testo del Atto Senato 847 approvato il 18 dicembre u.s. e ora passato alla Camera dei Deputati  con il numero 2031 “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e alla Corte dei conti” troviamo all’ Art. 5. (Princìpi e criteri in materia di dirigenza pubblica. Modifica all’articolo 72, comma 11, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) un comma 3. che recita: ” Al comma 11 dell’articolo 72 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: «e ai primari ospedalieri».”
Insomma, dopo i professori universitari e i magistrati, anche i primari ospedalieri si sfilano dalle norme sui 40 anni di servizio. Per loro non si applica la facoltà delle amministrazioni di risolvere  unilateralmente il rapporto di lavoro.

Le rivoluzioni, evidentemente, non valgono per tutti !  Figli  e figliastri appunto !

MA QUESTA VERGOGNA NON PUO’ CONTINUARE ALL’INFINITO. PER ESSERE CREDIBILI I POLITICI DEVONO EVITARE DI QUESTI SCIVOLONI.

FSI CHIEDERA’ AI DEPUTATI DI INTERVENIRE E CANCELLARE QUESTA NORMA CHE CONSENTE A DEI BARONI DI AVERE ASSURDI PRIVILEGI A SCAPITO DI GIOVANI CAPACI.

LA SEGRETERIA

IL TESTO DEL DDL