Al Ministro della Difesa Elisabetta Trenta; Al Ministro della Pubblica Amministrazione
Giulia Bongiorno

Gentili Ministri,

Vi scriviamo a tutela di una categoria di lavoratori che nel corso delle passate legislature sono stati letteralmente messi da parte attraverso un progressivo demansionameto, fortemente lesivo dei loro diritti fondamentali di lavoratori ma anche estremamente disfunzionale per la stessa pubblica amministrazione: parliamo del personale civile del Ministero della Difesa.

Questi lavoratori, come Vi è certamente noto, sono in possesso di una elevata professionalità nel ramo tecnico, spesso accompagnata da una esperienza lavorativa pluridecennale.
Purtroppo nel corso degli anni, il ricorso sempre più frequente alle esternalizzazioni ha determinato il parcheggio di questi tecnici, con la crescita esponenziale dei costi per le casse dello Stato ed il parallelo danno erariale consistente nel corrispondere degli stipendi (anche se estremamente, troppo modesti) a dei lavoratori utilizzati poi di fatto solo saltuariamente.
Con l’insediamento di questo Governo del cambiamento, come ribadito quotidianamente dai suoi componenti, siamo a chiederVi di operare una svolta davvero importante, e cioè quella di rilanciare fortemente l’impiego di questo personale, considerandone l’utilizzo non soltanto all’interno delle strutture della Difesa, ma ovunque le strutture della pubblica amministrazione necessitino di interventi di manutenzione, ordinaria o anche straordinaria laddove possibile.
Così facendo si restituirebbe a questo personale la sua dignità professionale, anche attraverso la perequazione verso l’alto dei loro livelli retributivi, se ne utilizzerebbero le competenze e l’esperienza specifiche a tutto vantaggio della pubblica amministrazione, che in tal modo potrebbe comprimere enormemente i costi per gli interventi di ditte esterne da considerare, a quel punto, solo in via del tutto eccezionale.
In tal senso, si potrebbero creare delle squadre multi-professionali di intervento a livello provinciale e/o regionale, al fine di ottimizzare l’incontro della domanda (le necessità delle strutture della pubblica amministrazione) e l’offerta (l’effettiva consistenza di questi nuclei di intervento); e da ultimo, ma non certo per importanza, un tale progetto potrebbe favorire ulteriori assunzioni nel settore specifico di giovani adeguatamente preparati e formati.
Nel ringraziare le SS. LL. per la cortese attenzione, restiamo in attesa di un cortese riscontro alla nostra proposta, e porgiamo con l’occasione i più cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale F.C.
Paola Saraceni
347.0662930