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E’ un attacco informatico la causa che ha mandato in tilt il Ministero della Giustizia?

COMUNICATO STAMPA

Il Ministero della Giustizia ha informato del blocco dell’accesso a tutte le caselle di posta elettronica certificata e ai sistemi informatici che consentono il funzionamento quotidiano della giustizia civile. Anche la giustizia penale ha subito lo stop del sistema digitale operativo usato dalle procure per caricare le notizie di reato ed assegnare in via informatica i fascicoli. Il processo civile o si fa per via telematica o non si fa, in quanto gli avvocati non possono depositare gli atti e i giudici non possono fare i processi, visto che non esiste più il fascicolo cartaceo. Questi blocchi, seppur rari, paralizzano l’intera macchina della Giustizia, ed è la Telecom – gestore delle PEC Giustizia – che dovrebbe, oltre che risolvere il problema in tempi urgentissimi, risarcire il Ministero per i danni causati. Se poi effettivamente è stato un attacco hacker è ipotizzabile un probabile furto delle credenziali delle Pec gestite dalla Telecom.

UFFICIO STAMPA
FSI-USAE FUNZIONI CENTRALI
p.saraceni@usaenet.org

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