Signore e Signori Ministri, con la presente vogliamo evidenziare l’esigenza non più rinviabile, nell’interesse dell’intero nostro Paese, di definire una profonda ed incisiva riforma della macchina pubblica, attraverso il suo rinnovamento e il suo potenziamento.

In altri termini, crediamo che sia indispensabile ed urgente procedere ad una massiccia azione di assunzioni all’interno della pubblica amministrazione, al fine di determinare un ricambio generazionale favorendo – da un lato – l’ingresso di migliaia di giovani, motivati ed adeguatamente preparati e – dall’altro – il pensionamento di un’ampia fascia di dipendenti ultrasessantenni che fanno dell’Italia il Paese con i pubblici dipendenti con l’età media più alta d’Europa (ben oltre i 50 anni).

Questa svolta dovrà naturalmente riguardare tutte le diverse amministrazioni dello Stato, in misura differenziata a seconda dei diversi bisogni ed esigenze, ma dovrà essere il segnale di una nuova concezione della politica del pubblico impiego, che andrà visto – una volta per tutte – come una risorsa fondamentale per lo Stato, e non viceversa come un costo ed un peso; su questo, può essere d’esempio quanto fatto da altri Paesi, dove il massiccio investimento del settore pubblico ha determinato una forte crescita economica.

La riforma che qui proponiamo dovrà prevedere inevitabilmente nuovi livelli retributivi e diversi inquadramenti giuridici del personale, attraverso la riscrittura degli ordinamenti professionali con l’obiettivo di definire nuovi profili professionali, in sostituzione di quelli attualmente in vigore, ormai desueti ed inadeguati alle nuove esigenze delle diverse amministrazioni.

Se, come detto, la riforma dovrà riguardare tutte le amministrazioni dello Stato, in questa sede vogliamo evidenziare alcune situazioni, a nostro avviso particolarmente gravi.

Nell’ambito della gestione del Ministero dei Beni artistici, culturali e del turismo, segnaliamo la forte esigenza di procedere verso la valorizzazione dell’intero patrimonio nazionale, laddove troppi sono i siti chiusi o inagibili, le opere d’arte non disponibili al pubblico, o anche i musei e le gallerie appena presidiate, laddove una maggiore presenza di personale qualificato fungerebbe da forte incentivo per la fruizione di questi beni da parte del pubblico, italiano ed estero.

Per quanto riguarda la gravissima situazione degli incidenti sul lavoro, crediamo che l’immissione massiccia di centinaia di unità con funzioni ispettive e di controllo negli organici del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, potrebbe sicuramente consentire una migliore gestione del problema.   

Analogamente, l’azione di controllo e di tutela del patrimonio naturale richiederà nuove forze da arruolare all’interno del Ministero delle attività agricole, alimentari e forestali.

Per quanto riguarda poi il Ministero della Giustizia, l’adeguamento degli organici cronicamente carenti degli uffici giudiziari da un lato e degli istituti penitenziari dall’altro rappresenta una vera e propria emergenza nazionale, e riguarda tutti i profili professionali: magistrati, cancellieri, operatori, contabili, amministrativi, personale giuridico-pedagogico, unità del Corpo di polizia penitenziaria.

All’interno del Ministero della Difesa, ricordiamo l’importanza del personale tecnico il cui incremento contribuirebbe in maniera decisiva alla riduzione dei costosissimi appalti ed esternalizzazioni che pesano enormemente sulle casse dello Stato.

Cruciale è anche la situazione del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, laddove le carenze di personale vanno ad impattare sul futuro delle nuove generazioni, in modo spesso devastante.

Questi appena citati sono solo alcuni degli esempi di come e dove la politica di assunzioni nel pubblico impiego dovrà operare, e ribadiamo come l’esigenza sia generalizzata e riguardi tutte le amministrazioni dello Stato.

Chiediamo in conclusione a tutti i Ministri della Repubblica, ognuna ed ognuno per quanto di propria competenza, un concreto impegno nel senso da noi indicato, nell’interesse della migliore esecuzione del loro mandato istituzionale e dei cittadini italiani tutti.

Ringraziamo per la cortese attenzione, e porgiamo i più cordiali saluti.

IL Coordinatore Nazionale

Paola Saraceni

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