Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo al primo dei decreti attuativi del federalismo fiscale, quello sul demanio. Il provvedimento entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che dovrebbe avvenire già domani. Il provvedimento, al vaglio del Consiglio, riguarda il trasferimento di beni del patrimonio dello Stato alle autonomie, in primis ai Comuni per il principio di sussidiarietà, e quello del demanio idrico-marittimo alle Regioni.



Traferimento dei beni alle Regioni : “Il testo approvato recepisce i pareri espressi dalla Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale e dalle Commissioni Bilancio di Camera e Senato”, spiega una nota di Palazzo Chigi. Il decreto prevede il trasferimeno a Regioni ed Enti locali dei beni del demanio marittimo, idrico, gli aeroporti di interesse regionale o locale, le miniere e gli immobili della Difesa non essenziali per lo Stato. L’attribuzione avviene sulla base delle richieste degli enti, che devono indicare le modalità e i tempi di utilizzo. I beni non richiesti confluiscono in un patrimonio vincolato e sono valorizzati e alienati, sulla base di accordi tra Stato e Regioni o Enti locali, entro trentasei mesi.

Restano esclusi invece i fiumi e i laghi di ambito sovraregionale, salvo che per questi ultimi che vi sia intesa tra le regioni interessate, i laghi chiusi che sono attribuiti alle province, così come le miniere. “Non vi saranno oneri aggiuntivi a carico delle finanze pubbliche. Le maggiori risorse derivanti a regioni ed enti locali dall’alienazione o dalle quote dei fondi immobiliari saranno destinate, per il 75%, alla riduzione del debito dell’ente, e per la parte residua alla riduzione del debito statale”, ricorda Palazzo Chigi.

TRASFERIMENTO DIPENDENTI PUBBLICI : 
Il testo prevede la possibilita che al trasferimento di funzioni possa corrispondere il “trasferimento del personale per evitare duplicazione di funzioni”. E questo è solo il primo dei provvedimenti a cui la riforma Brunetta ha preparato la strada.

Ufficio Stampa FSI