Signor Ministro, come ormai noto, l’aggravarsi della emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese rende sempre più rischioso il contatto tra le persone, specialmente nei luoghi di lavoro ove la vicinanza è inevitabile a causa della promiscuità degli stessi, ancor più in realtà come molti uffici giudiziari ospitati in strutture fatiscenti.

A ciò si aggiunge che, sempre a causa della emergenza in argomento, le attività degli uffici citati risultano ridotte al minimo, con il risultato di esporre migliaia di operatori ad un elevatissimo rischio di contagio a fronte di prestazioni lavorative residuali.

Al fine di prevenire l’ulteriore propagarsi del contagio da COVID-19 tra i lavoratori della giustizia, Le chiediamo di disporre con immediatezza l’esenzione dall’attività lavorativa degli stessi, fatti salvi i presidi istituiti per il soddisfacimento delle esigenze essenziali non rinviabili, ai sensi dell’art. 19 del DL 9/2020 o con l’impiego del “lavoro agile” laddove possibile.

La richiesta si allinea con l’analoga autorevole iniziativa dei Signori Procuratori della Repubblica presso le Corti di Appello di tutta Italia, intrapresa anche alla luce dell’attuale difformità riscontrata nei diversi Uffici a seguito delle iniziative dei singoli Procuratori, attraverso il ricorso disomogeneo a diversi istituti per la disciplina delle assenze del personale; è appena il caso di evidenziare come, viceversa, l’attuale situazione imponga un indirizzo univoco, che non penalizzi i lavoratori attraverso il ricorso alle ferie o ad altri benefici, utilizzando la previsione normativa sopra richiamata.

Si ringrazia per l’attenzione, e si confida nel pronto accoglimento di quanto richiesto.

Cordialità

Il Coordinatore Nazionale Paola Saraceni

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