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Il Segretario Generale scrive al Ministro della Salute e ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari: sbagliato non procedere alla proroga dei termini per poter stabilizzare i precari. Recuperare nella fase parlamentare.

la drammatica emergenza epidemiologica che ha colpito il Paese ha reso evidenti tutti i limiti di un approccio contabile alla sanità reiterato nell’ultimo decennio attraverso le politiche dei tagli sulle  dotazioni infrastrutturali e di personale.

Il mancato investimento in un settore cosi strategico ha costretto organici depauperati e strutture carenti a sopportare il peso di una tenuta straordinaria a fronte di una emergenza sanitaria di cosi ampia portata.

Il pacchetto di misure di potenziamento dell’offerta sanitaria e sociosanitaria territoriale predisposto dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 pur andando nella giusta direzione non è sufficiente a sanare le criticità del nostro Ssn, frutto di anni di mancati investimenti e di scelte controverse per il comparto.

Sorprende, quindi, come nonostante i proclami fatti verso gli straordinari sforzi compiuti dalle donne e dagli uomini che ogni giorno lavorano nel Ssn, dal testo del c.d. “Decreto Rilancio” pubblicato in Gazzetta Ufficiale sia stata eliminata proprio quella norma che avrebbe rappresentato una forma di riconoscimento del servizio per il personale precario, che da anni, e non solo in occasione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, contribuisce al funzionamento del SSN.

Auspichiamo quindi che, durante l’iter di conversione in legge del decreto 34/2020, possa essere riproposta la misura dell’estensione temporale del periodo utile alla maturazione dei requisiti richiesti per accedere alle procedure di stabilizzazione di cui all’art. 20 d.lgs. 75/2017 che consentirebbe ai lavoratori precari del Ssn di vedere soddisfatte le loro legittime aspettative.

Al contempo si getterebbero basi per un riequilibrio di un sistema che, con il blocco del turn-over che ha impedito un fisiologico ricambio,  ha fatto ricorso in modo massiccio al lavoro precario per evitare l’interruzione dei servizi.

Certo  di un interessamento delle SS.LL. alle situazioni evidenziate e in attesa di un positivo riscontro, si porgono distinti saluti.

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