• Inserimento del personale civile nel comparto sicurezza, per la peculiarità del lavoro svolto e per un trattamento economico più equo.
  • Avvio delle progressioni economiche all’interno delle aree ogni 2 anni, includendo le progressioni della 1^ area.
  • Rivisitazione dell’accordo sulla mobilità interna secondo modalità più semplici e trasparenti, per consentire a tanti lavoratori di essere trasferiti, con priorità a chi raggiunge il coniuge e i figli.
  • Consentire il pensionamento al personale che raggiunge i 41 anni di servizio indipendentemente dell’età anagrafica.
  • Riconoscere a chi lavora negli arsenali o negli stabilimenti l’abbuono di 5 anni come ai militari, per le condizioni di lavoro.
  • Bandire nuovi concorsi per assumere giovani e riaprire le ex scuole allievi operai per eliminare tutte le esternalizzazioni.
  • Inserimento in busta paga delle competenze accessorie con cadenza mensile, evitando tutte le problematiche esistenti oggi.
  • Tutelare i lavoratori più fragili, favorendo lo svolgimento del lavoro da remoto, considerato il perdurare dell’emergenza sanitaria.
  • Adeguamento degli uffici e delle strutture alla normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento a quelli più fatiscenti.
  • Applicazione diffusa della modalità di lavoro agile – su richiesta – come previsto dalla normativa specifica vigente sin dal 2017, con l’obbligatorietà per legge di concessione ai dipendenti residenti a oltre 30 Km dalla sede di lavoro.

Il Coordinatore Nazionale

Gaito Aniello

Cell. 331.1707796

gaito.aniello@libero.it