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Al Ministro della Cultura Dario Franceschini – Al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia – Al Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli

Gentili Signori Ministri, le ingenti risorse – 209 miliardi di euro – che l’Europa, a seguito della perdurante pandemia, ha destinato all’Italia per la definizione di un piano di sviluppo e rilancio dell’economia nazionale

(l’ormai noto Recovery Plan, che da noi è diventato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR), rappresentano una occasione unica ed irripetibile per il nostro Paese.

L’esigenza di riavviare il volano di una economia messa in ginocchio da oltre un anno di totale paralisi di interi settori rende indispensabile adottare una visione globale ed integrata degli interventi e dei progetti, che tenga conto di un nuovo e più efficace modello di sviluppo.

In questa ottica, crediamo che le azioni di competenza dei dicasteri diretti dalle SS. LL. possano e  debbano procedere in modo sinergico, in vista del comune obiettivo di garantire il definitivo decollo dell’Italia: non a caso, all’interno delle sei missioni in cui è stato articolato il Piano Nazionale, ve ne sono tre (“Rivoluzione verde e transizione digitale”, “Istruzione, formazione, ricerca e cultura” e “Salute”) che impattano decisamente con dette azioni.

Investimenti importanti dovranno riguardare la gestione e la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale, che costituisce il nostro “petrolio”, una ricchezza inestimabile, unica al mondo, che fino ad oggi è stata valorizzata poco e male.

E’ necessario assumere a tempo indeterminato, personale giovane, altamente qualificato, in grado di gestire i  siti archeologici e i poli museali secondo criteri moderni, offrendo un servizio che preveda un accompagnamento continuo dei visitatori, anche grazie all’ausilio di sofisticate tecnologie che possano farli immergere in toto all’interno della realtà che stanno osservando, trasformando una semplice visita in un momento autenticamente formativo ed in una esperienza unica ed indimenticabile.

Tale servizio dovrà avere un costo adeguato agli elevati standard europei, soprattutto per i turisti stranieri, mentre andranno previste iniziative a costi più contenuti per i residenti e soprattutto per le scuole. Proprio quella del turismo è stata forse l’industria più penalizzata dall’emergenza sanitaria: questo settore necessita di un impulso straordinario, perché costituisce uno dei pilastri della nostra economia, attraverso la valorizzazione dell’indotto, a cominciare dalla cucina, dalla ricettività, settori dove andrà favorito lo sviluppo della piccola impresa, anche a carattere familiare, e il rilancio dell’artigianato locale, preziosa testimonianza delle diversità regionali che costituiscono un ulteriore patrimonio culturale del nostro Paese.

In altri termini, un ritorno al passato per progettare il futuro, attraverso il rilancio dei mestieri e delle attività di una volta.

Il discorso va esteso al settore della produzione agricola e alimentare, altro pilastro della economia nazionale, con le produzioni made in Italy che rappresentano una eccellenza mondiale e che andranno incrementate, incoraggiando le piccole e medie aziende produttrici, valorizzando le produzioni locali di qualità ecosostenibili, a basso impatto ambientale anche, nell’ottica di garantire un’alimentazione sana e genuina, secondo i dettami della dieta mediterranea, riconosciuta universalmente come la prima al mondo.

Crediamo quindi, in conclusione, che la presente occasione possa costituire realmente l’anno zero per il nostro Paese, per ripartire in un modo nuovo proiettato verso il futuro, ma facendo tesoro dell’immenso patrimonio, frutto di secoli di storia, arte e cultura che, unito ad un clima e ad un ambiente naturale senza uguali, fanno realmente dell’Italia il Bel Paese di dantesca memoria.

Si ringrazia per l’attenzione e si confida nella condivisione di quanto rappresentato.

Il Coordinatore Nazionale  Paola Saraceni                                                                                                                                                                       347.0662930 – fsi.funzionicentrali@usaenet.org

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