Finalmente le richieste del coordinamento Quadri Direttivi F.C. della FSI-USAE sono state ascoltate, il nuovo CCNL delle F.C. ha previsto l’introduzione di una quarta Area, “L’area delle Elevate professionalità” cui confluiranno i colleghi con ampia competenza professionale.

Allo stesso tempo, nella quarta Area, per il futuro, confluiranno i funzionari più meritevoli.

Abbiamo notato con piacere che “finalmente” anche altre OO.SS., contestualmente alla firma, si sono accorte della necessità di INTRODURRE L’AREA DEI QUADRI DIRETTIVI ANCHE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, cercando di accaparrarsene i meriti.

Ma, va bene così: “L’importante è il risultato!”.

Noi, da parte nostra, ce ne occupiamo da parecchi anni, precisamente dalla fine del secolo scorso, ma l’azione cominciò a concretizzarsi nel 2000, fino ad arrivare, nel 2002, all’introduzione nell’ordinamento professionale pubblico con l’inserimento dell’art 17 bis nel D.Lgs 165/2001 (Vicedirigenza).

La creazione di un’apposita Area intermedia tra dirigenza e personale sembrò finalmente raggiunta, ma, purtroppo, l’effettiva attuazione fu frustrata a causa di coloro che l’hanno osteggiata con assoluta determinazione, per cui iniziammo un lungo percorso giudiziario per la sua attuazione, fino ad arrivare nel 2012 all’abrogazione, per presunti motivi di finanza, dell’art. 17 bis.

Questo, proprio mentre si stava completando con successo il giudizio di ottemperanza per la sua attuazione.

Fatte queste necessarie premesse, va detto che la FSI-USAE, malgrado ciò non si è mai scoraggiata ed ha continuato caparbiamente in questo percorso, perché le enormi responsabilità che hanno i funzionari apicali della P.A. vanno riconosciute e remunerate adeguatamente, in caso contrario si rasenta lo sfruttamento dei lavoratori.

Un ringraziamento particolare va al Presidente dell’Aran dr. Naddeo, che ha creduto in questa trasformazione di efficienza della P.A.

Come abbiamo sempre detto, le motivazioni della   INTRODUZIONE DELL’AREA QUADRI NELLA P.A. sono evidenti e non hanno bisogno di essere provate.

Intanto, perché il percorso di privatizzazione intrapreso dal ’93 non può essere lasciato a metà, pena gravissime ricadute sulle politiche del personale e sul corretto andamento degli uffici, oggi privi di figure idonee a orientare l’attività amministrativa verso i risultati fissati dai vertici.

Dalla riforma del pubblico impiego (ma anche prima, con le qualifiche funzionali) le competenze professionali tipiche del personale direttivo prevedono un ruolo di “intermediazione” tra la dirigenza, che definisce le linee generali da perseguire, e i profili esecutivi e di concetto, che devono realizzare concretamente gli obiettivi prefissati.

Questo occorre ad una P.A. che funzioni davvero!

Il Coordinatore Nazionale

Quadri Direttivi Funzioni Centrali

Renato La Manna

Cell. 333.8549758

renatogiuseppe.lamanna@virgilio.it