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FSI-USAE chiede di stabilizzare i precari della sanità: “Abbiamo salvato vite ma voi uccidete le nostre speranze”.

FSI-USAE. Si stabilizzi i precari della sanità della provincia di Foggia. Oggi Infermieri, Professioni Sanitarie, Amministrativi, Ostetriche e OSS sono scesi in campo per chiedere a gran voce e con dignità di lavorare.

Decine di Infermieri, Ostetriche, Amministrativi, Operatori Socio Sanitari e Professionisti Sanitari precari sono scesi in piazza a Foggia stamani per chiedere la stabilizzazione, dove aver supportato la Capitanata durante tutta la Pandemia Covid. Molti di loro torneranno a casa a fine giugno, altri sono già stati licenziati. Per tutti l’incubo del non rinnovo del contratto a termini e della non richiamata in servizio. A volere la mobilizzazione odierna il sindacato FSI-USAE, come noto capitanato in provincia da Achille Capozzi.

Nutrita la presenza di colleghi che oggi in Piazza Garibaldi, muniti di bandiere e di cartelli, hanno inscenato lo sciopero della categoria, chiedendo a gran voce ai commissari dell’ASL di Foggia e del Policlinico “Riuniti” di rimanere in servizio o di essere riassunti.

Molti di loro hanno raggiunto i 36 mesi e potrebbero essere stabilizzati con la Legge Madia, altri hanno lavorato per 18 mesi (di cui 6 nel periodo Covid) e rientrerebbero nelle stabilizzazioni correlate alla Pandemia.

Per tutti loro resta, però, l’incertezza assoluta. Temono di tornare a casa e/o di rimanerci a lungo, dopo anni di sacrifici a combattere in prima linea il Coronavirus, che anche in provincia di Foggia ha mietuto vittime tra gli operatori e tra i loro assistiti.

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