ll.mo Signor Ministro,

mi rivolgo a Lei quale “custode” delle opere d’arti italiane che rappresentano la nostra ricchezza e bellezza.

Nei giorni scorsi ho avuto modo di visitare la più grande residenza reale del mondo: la Reggia di Caserta, patrimonio dell’UNESCO dal 1997 e definita anche come l’ultima grande realizzazione del Barocco Italiano.

In occasione di questa mia ultima visita ho riscontrato che, rispetto ad alcuni anni fa, è stata dedicata molta cura ed attenzione ai giardini. L’immenso parco dallo stile rinascimentale italiano ricalca e supera (dicono gli esperti) le soluzioni utilizzate a Versailles.

Con rammarico ho, invece, notato che le sale interne della Reggia sono molto trascurate, gli infissi necessitano urgentemente di una manutenzione per evitare di far cadere il tutto in uno stato di fatiscenza i tesori artistici.

Ho avuto modo di incontrare e parlare con gli addetti alla custodia; è emersa una situazione lavorativa veramente pesante, pertanto, chiedo alla Signoria Vostra Illustrissima di considerare quanto Le rappresento.

  • Il personale è sotto organico, occorrerebbe potenziarlo almeno del 50% considerando anche la turnazione alla quale è obbligato. Trattasi di persone che conoscono la realtà artistica, storica e culturale della Reggia. Storia arricchita anche da aneddoti tramandati e che non si trovano nei libri di storia dell’arte. Questo personale parlerebbe volentieri con i turisti per trasmettere conoscenza e passione. Questi contatti sono  vietati in quanto riservati solo alle guide autorizzate. Prima grande frustrazione aggravata da una grande demotivazione causata dalla mancanza di informazione e formazione, quest’ultima destinata ad un ristretto numero di persone scelte, non si capisce, con quali criteri. Lo stesso dicasi per i percorsi di riqualificazione. I lavoratori si sentono, e sono, abbandonati a loro stessi.

Come possiamo ottimizzare questa situazione e consentire a queste persone una vita lavorativa più gratificante almeno dal punto di vista morale e umano?

Inoltre, ci sono i giovani laureati o laureandi in storia dell’arte e/o discipline equiparate che potrebbero essere delle ottime fonti da utilizzare per illustrare e condividere la storia della Reggia. In tal modo potremmo da una parte offrire un servizio al turismo e dall’altra sviluppare il senso di affiliazione alle bellezze storiche italiane. Creare un ponte di conoscenza tra passato e presente, tra l’Italia ed il resto del mondo.

Ho avuto anche la possibilità di visitare a Santa Maria Capua Vetere un capolavoro di archeologia l’Anfiteatro Campano con i suoi sotterranei, il museo dei gladiatori, il museo archeologico e il nitreo! Tutto in un unico paesino! E al costo di due euro!  L’anfiteatro, per importanza paragonabile al Colosseo o Anfiteatro Flavio, é tenuto al limite della decenza, potrebbe essere tenuto meglio se si riuscisse ad interdire l’ingresso notturno costruendo una recensione di protezione ma soprattutto se ci fosse un numero superiore di addetti, attualmente sono veramente pochi, ne servirebbero almeno il doppio. Inoltre un tesoro così prezioso andrebbe pubblicizzato e la sua storia e bellezza condivisa con gli italiani e con gli stranieri.

Signor Ministro spero voglia dedicare a quanto rappresentato la Sua attenzione e in attesa di un riscontro Le porgo i miei più cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale Funzioni Centrali
Paola Saraceni
347.0662930