CI SONO DELLE POLVERIERE PRONTE AD ESPLODERE!!!! SI PARLA DI NUOVO DELL’ISTITUTO PENITENZIARIO “SANTA MARIA CAPUA VETERE” . QUESTA ORGANIZZAZIONE SINDACALE ESPRIME SOLIDARIETA’ AI COLLEGHI


Apprendiamo, con dispiacere e sgomento, di una nuova rivolta nel  Penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.

L’episodio, in tutta la sua gravità, va ad aggiungersi a tutte le altre rivolte non meno allarmanti (con feriti e devastazioni).

È di tutta evidenza che gli Istituti Penitenziari sono delle polveriere “pronte ad esplodere” e che stanno già deflagrando quotidianamente, con enormi rischi per l’intera collettività; se non siamo ancora giunti al punto di non ritorno, lo dobbiamo allo spirito di abnegazione e al senso del dovere di tutto il personale penitenziario, che opera in condizioni estreme.

Non possiamo più assistere alle continue aggressioni agli Agenti di Polizia Penitenziaria che si caratterizzano come veri e propri atti di intolleranza.

Signor Ministro Alfonso Bonafede

Signor Capo del Dipartimento Bernardo Petralia

Basta guardarsi intorno per vedere cosa sta succedendo.

Rinnoviamo l’invito ad agire con immediatezza, perché non è più accettabile che le gravi inefficienze del sistema penitenziario ricadano in primis sul personale, soprattutto in occasione di episodi che mettono a rischio la vita delle persone o come quello di Santa Maria Capua Vetere ieri e di Palermo Ucciardone nei giorni scorsi, e di tanti altri atti di intolleranza che si sono verificati in tutti gli istituti del Paese. Spesso, al danno di dover operare in una continua emergenza, si aggiunge la grave beffa di doverne poi rispondere in via disciplinare e penale.

Lo chiediamo nell’interesse di tutti gli operatori penitenziari, dell’Amministrazione, dell’intera collettività. INOLTRE, RIBADIAMO CON FORZA, CHE IL CORPO DI POLIZIA PENITENZIARIA DEBBA ESSERE GUIDATO E DIRETTO DA UN PROPRIO ESPONENTE, O DAL MINISTERO DELL’INTERNO, COME GIA’ PRIMA DEL1922.

Quanto sopra:

  • Per il rispetto della dignità del lavoro di una forza di Polizia;
  • Per ottenere gli adeguamenti delle strutture e tutti gli strumenti necessari per la relativa tutela;
  • L’immediato aumento degli organici della Polizia Penitenziaria, riaprendo anche se necessario, le graduatorie dei concorsi precedenti, ai concorrenti risultati “idonei non vincitori”.

I rappresentanti dell’attuale “potere governativo” ben conoscono la gravità del sistema   penitenziario, in quanto, la scrivente, lo ha segnalato tantissime volte rivolgendosi ai decisori politici e ai responsabili amministrativi.  

Fermiamo questa bomba esplosiva, finché è possibile.

Il personale ci chiede un servizio più umano, più vero, ricco di cose essenziali, di rispetto, di attese, di speranze e di progetti dove loro sono i veri protagonisti e non capri espiatori.

Ora più che mai, è arrivato il momento che qualcuno debba prendersi la responsabilità in toto di quanto sta succedendo e mettere mano ad un ripensamento del sistema penitenziario.

Siamo disperatamente sempre più soli.

Cordiali saluti.

IL COORDINATORE NAZIONALE

CORPO POLIZIA PENITENZIARIA

Salvatore Sardisco

Cell. 333/1635995

 salvosardi@gmail.com