La Segreteria Generale FSI preso atto del testo del provvedimento “ Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” trasmesso al Quirinale e sottoscritto dal presidente della repubblica esprimendosi nel merito ha definito il provvedimento medesimo iniquo per i lavoratori delle pubbliche amministrazioni e fortemente sbilanciato.

Infatti, se da una parte ai lavoratori della pubblica amministrazione si introduce con l’art. 16 un ulteriore blocco di un anno nei contratti, nei confronti della cosiddetta “casta” non vi è alcun provvedimento reale ad effetto immediato. La casta se ne esce dalla manovra infatti con una serie annunci di futuri interventi.

A tale proposito il segretario generale Adamo Bonazzi ha dichiarato:

“Il Governo sbaglia ad accanirsi con i pubblici dipendenti che sono una risorsa e non un costo. Per dipendenti e pensionati è necessario intervenire sulla fiscalità spostando la pressione dal lavoro e dalle pensioni alle rendite finanziarie e alla tassazione indiretta. La manovra sulle rendite invece è del tutto inidonea a questa operazione e non si è fatto nulla di nulla di ciò che si poteva e doveva fare subito sui tagli alla spesa politica e che noi avevamo chiesto:

· Non si è fatta la Riduzione del numero dei parlamentari nazionali e dei consiglieri regionali e comunali;

· Non si è fatta l’abolizione della possibilità di istituzione dei gruppi parlamentari e consiliari in deroga;

· Non si è fatta l’abolizione dei consigli provinciali per sostituirli con un organismo composto dai sindaci dei comuni della medesima provincia;

· Non si è fatta l’abolizione delle Prefetture;

· Non si è fatta la riforma delle forze dell’ordine con la separazione delle funzioni e delle competenze.

· Non si è fatta l’abolizione delle consulenze e le esternalizzazioni;

· Non si è introdotta la responsabilità patrimoniale per gli amministratori di enti, consorzi, aziende e società pubbliche;

· Non si è introdotto l’obbligo di utilizzo dell’open source nella pubblica amministrazione.

COSÌ NON SI VA DA NESSUNA PARTE E SI FA SOLO INCAVOLARE LA GENTE !!!

Diciamo no ad un nuovo stop ai contratti del pubblico impiego. Sappiamo che le risorse per i contratti integrativi ci sono. Vogliamo il rispetto degli accordi che abbiamo sottoscritto con il Governo il 4 febbraio scorso e e quindi avere la piena disponibilità dei nostri contratti integrativi.”

Ufficio stampa FSI