Innanzitutto bisogna sottolineare che nella sentenza i giudici scrivono “Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa” E, pertanto, c’è una precisa indicazione per il Miur. Non si conoscono i tempi di tale operazione.
La sentenza relativa alla richiesta dei diplomati magistrale con titolo conseguito entro l’a.s. 2001/02 di inserimento nelle Gae, insomma, farà discutere a lungo. I riflessi saranno sia di natura politica sia di natura amministrativa.
La spiegazione di cosa accadrà è affidata alle pagine di Repubblica.it, in cui leggiamo “I legali del Miur spiegano: “Questa sentenza avrà un riflesso immediato per i 5.300 che hanno firmato un ricorso e riflessi nel tempo su tutti gli altri diplomati magistrali. Chi non è entrato nelle Gae non ci entrerà più, chi è già dentro tornerà nelle graduatorie di istituto”.
Va chiarito, intanto, che la sentenza non ha abolito il valore abilitante del diploma magistrale. Infatti coloro che entro il 24 giugno 2017 hanno effettuato l’iscrizione nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, potranno beneficiare di tale iscrizione. E che bisognerà distinguere la situazione di coloro che sono già stati assunti a tempo indeterminato o con supplenze a pieno titolo (2.000 docenti, per i quali la sentenza è passata in giudicato), e coloro che invece si trovano in GaE in virtù di provvedimenti cautelari e come tali gravati dalla riserva. Tra questi ultimi inoltre bisognerà distinguere tra coloro che sono stati assunti in ruolo e coloro che hanno stipulato un contratto di supplenza, ma con riserva.
Solo nei prossimi giorni, e sicuramente dopo Natale, sarà possibile avere un quadro più chiaro della situazione.
Ufficio stampa Fsi-Usae