faccio seguito all’approvazione del Consiglio dei Ministri del testo del Disegno di Legge di Bilancio 2021 e alla convocazione della conferenza di organizzazione in modalità videoconferenza di  sabato 21 novembre 2020 e  chiedo di predisporre subito gli eventuali emendamenti che si ritengono necessari al suddetto DDL prima della riunione.

La Legge di bilancio 2021, che il Governo aveva approvato salvo intese il 18 ottobre, con il via libera del CdM accordato nella serata di ieri mette in campo 38 miliardi di euro, per fronteggiare l’infinita emergenza Coronavirus, e arginarne gli impatti sul mondo sociale e produttivo. Il Consiglio dei ministri ha approvato un numero di articoli inferiore rispetto all’ultima bozza circolante: 228 articoli  anziché 248. 

Le principali misure previste per la sanità sono: incremento di 1 miliardo del Fondo sanitario. Altri 70 mln per i tamponi eseguiti da medici di famiglia e pediatri. Finanziamento di altri 4.200 contratti di specialistica. Ed ancora, 2 miliardi in più per l’edilizia sanitaria, rimodulazione sia del tetto della spesa farmaceutica convenzionata (nella misura del 7,30 per cento) che del tetto di spesa della spesa farmaceutica per acquisti diretti determinato (nella misura del 7,55 per cento). La rimodulazione dei tetti viene però subordinata all’integrale pagamento del payback da parte delle aziende farmaceutiche. Prorogate al 31 dicembre 2021 le misure che rendono possibile il reclutamento degli specializzandi in corsia e dei medici in pensione. Prevista l’assunzione di 189 medici da parte dell’Inps. Stanziati 5 milioni annui da decorrere dal 2021 per l’assistenza ai bambini affetti da malattie oncologiche, l’assegno di natalità viene riconosciuto per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021, e si prevede la proroga del congedo di paternità di sette giorni anche per il 2021.

Come già ampiamente stigmatizzato, per il personale, è previsto in particolare che:

– viene incrementata l’indennità per la dirigenza medica, veterinaria e sanitaria  con l’art. 72 (Disposizioni in materia di indennità di esclusività della dirigenza medica).  Con l’obiettivo di rendere più attrattivo il SSN per i giovani specialisti e al contempo di valorizzare il servizio svolto dai dirigenti medici, veterinari e sanitari nell’ambito del SSN, la norma proposta prevede, a decorrere dal 1° gennaio 2021, un incremento del ventisette per cento dell’indennità di cui all’articolo 15-quater, comma 5, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo determinata dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Area Sanità 20162018 stipulato il 19 dicembre 2019.

– Viene prevista un’indennità di specificità infermieristica all’art. 73 (Disposizioni in materia di retribuzione degli infermieri del Servizio sanitario nazionale) . Con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il ruolo strategico degli infermieri dipendenti dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale, reso ancor più evidente durante la pandemia da Covid-19, la norma prevede, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019- 2021 relativa al comparto sanità, il riconoscimento di una indennità di specificità infermieristica, quale parte del trattamento economico fondamentale. Dispone, altresì, che le misure e la disciplina dell’indennità sono definite in sede di contrattazione collettiva nazionale. Vengono stanziate apposite risorse.

– la proroga e lo slittamento di un anno per la conta associativa e per le rispettive elezioni delle RSU all’art. 175 (Rappresentanza sindacale).  La disposizione contiene misure per la rappresentatività sindacale ai fini della contrattazione collettiva all’interno dell’Amministrazione pubblica, prevedendo che i dati relativi alle deleghe rilasciate a ciascuna PA, necessari per la rappresentatività di cui all’art. 3 del d.l.gs. n. 165 del 2001, sono rilevati alla data del 31 dicembre 2021. In via eccezionale e in deroga alla normativa vigente, con riferimento al periodo contrattuale 2022-2024, sono prorogati gli organismi di rappresentanza del personale anche se le relative elezioni siano state già indette. Il comma 2 prevede che gli accordi/contratti collettivi nazionali possano consentire l’utilizzo di modalità telematiche per le elezioni per il rinnovo delle RSU, anche con riferimento alla presentazione delle liste ed alle assemblee sindacali.

Il testo, che deve essere approvato entro fine anno, è ora atteso alla Camera entro mercoledì e verrà modificato solo alla camera, in prima lettura, data la tempistica contingentata. Il passaggio al Senato è previsto solo per la ratificata finale. È essenziale quindi che gli eventuali emendamenti siano presentati in tempi brevissimi.

Si raccomanda quindi ogni struttura che ritenesse necessario o utile l’introduzione, la modifica o la cancellazione di un articolo del testo del DDL in oggetto di provvedere a preparare il relativo emendamento in forma scritta da portare in discussione alla conferenza di organizzazione di sabato prossimo e di inviarlo alla Segreteria Generale unitamente alla breve relazione illustrativa accompagnatoria.

A tale proposito rammentiamo qui che gli emendamenti non sono delle relazioni ma bensì degli articolati legislativi dispositivi, al pari degli articoli che si intendono  aggiungere,  modificare  o cancellare. 

La Segreteria Generale in seno alla conferenza, sabato, renderà disponibili oltre ai propri emendamenti anche tutti gli emendamenti che saranno pervenuti da codeste Segreterie Territoriali.