FSI USAE SCUOLA, 12 febbraio 2018: il Governo dopo il “bonus” fa cadere un altro baluardo della legge di riforma della scuola con la firma del contratto: anche l’organico dell’autonomia passerà attraverso le procedure di mobilità.

Eppure i lavoratori della scuola a gran voce avevano chiesto al Governo di non approvare la Buona Scuola, ma di aprire un dibattito reale sui temi della riforma scolastica -così il Coordinatore Nazionale FSI SCUOLA-USAE Prof. Maurizio Danza,- che aggiunge – ora improvvisamente si scopre dal testo del contratto che dopo il  “bonus in contrattazione” nonostante le smentite del MIUR, l’organico dell’autonomia- uno dei capisaldi della riforma passerà attraverso le procedure di mobilità ; così,- dopo la doppia deroga degli ultimi due anni scolastici che l’ha trasformata in annuale ora, con il rinnovo del contratto, torna triennale il periodo di attesa dei docenti per il trasferimento da una scuola ad un’altra ; inoltre, gli spostamenti da e per i c.d. ambiti territoriali, potranno avvenire in ogni caso ogni anno.

E’ desolante constatare -prosegue Danza- come la riforma della Buona scuola voluta dal Governo, ora venga sacrificata  per motivazioni politiche del tutto estranee agli interessi della scuola.

UFFICIO STAMPA FSI-USAE/SCUOLA