Governo Monti: in autunno nuova spending review. La seconda fase raderà al suolo l’Italia ?

Il governo Monti è pronto per varare nuove riforme con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico e dare il via alla crescita. Sono finite le vacanze anche per Mario Monti e i suoi ministri che sono tornati a riunirsi il 24 agosto per discutere delle nuove misure per la crescita. Il programma autunnale del governo prevede: il piano taglia-debito da un punto di Pil l’anno, la defiscalizzazione delle nuove infrastrutture, la dismissione degli immobili, la legge di stabilità e la fase 2 della spending review.

La priorità è evitare l’aumento di 2 punti dell’Iva che potrebbe scattare nel luglio 2013, un salto all’ostacolo che costa alle casse dello Stato dai sei ai sei miliardi e mezzo recuperabili oltre che dalla spending review, dal riordino dei contributi pubblici alle imprese e della revisione delle agevolazioni fiscali. Come spiega “Il Sole”, la fase 2 della spending review dovrebbe garantire circa la metà del budget, dai 3 ai 3 miliardi e mezzo.
La prima SPENDING REVIEW, il D.L. n. 95/2012, contenente misure finalizzate al contenimento della spesa pubblica e che recepisce anche i contenuti del decreto legge sulle dismissioni è stato convertito con modificazioni in legge – 7 agosto 2012, n. 135 – e pubblicato sul Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale del 14 agosto 2012, ovvero il provvedimento volto a modificare le spese dello Stato che va ad aggiungersi la ”manovra salva Italia”, varata con Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201, e il decreto “Cresci Italia”, sarà completata in via definitiva con l’applicazione della seconda fase già annunciata alla fine del CDM.
Alla luce dei fatti e dei risultati poco soddisfacenti, se non addirittura inesistenti, fin qui conseguiti con la prima fase e a quelli che si riveleranno molto presto devastanti per i lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni si riveleranno addirittura in grado di radere al suolo il paese quando l’adozione della seconda fase della legge darà forma e sostanza agli effetti fino ad oggi ancora non visibili, si definiranno finalmente in modo chiaro ed inequivocabile la consistenza e il fine della suddetta legge. Si vedrà pure che non si è trattato di revisionare la spesa ma di visionare e calibrare diversamente tutti i costi al fine di modificare l’assetto dello Stato.
Ufficio Stampa FSI