Tavolo Ministero- Regioni su ruolo, funzioni, formazione, e programmazione del fabbisogno dell’Operatore Socio Sanitario”

Roma, Ministero della Salute via lungotevere Ripa, la FSI firma il documento di sintesi sul tema e si conclude così con una “fumata bianca”, nel pomeriggio di ieri, la riunione del tavolo tecnico su : Ruolo, funzioni, formazione e programmazione del fabbisogno dell’Operatore Socio Sanitario. Da diverso tempo, questo tavolo infatti era stato richiesto già all’ex ministro Fazio, si stava lavorando, e ieri finalmente con la firma di tutti gli attori e della FSI è stata posta una pietra miliare sul percorso professionale degli Operatori Socio Sanitari.

La FSI, presente al tavolo fino dalla sua costituzione, ha potuto infatti vedere riconosciute e condivise le proprie istanze anche dalle Regioni e dal Ministero.

Diversi e articolati erano i temi di scottante attualità che la categoria professionale degli Operatori Socio Sanitari desiderava fossero posti all’attenzione delle parti sociali e delle istituzioni, dal necessario riconoscimento giuridico chiaro su tutto il territorio nazionale, alla formazione qualificata e omogenea, alla possibilità di vedere riconosciuto il ruolo nell’equipe sanitaria e socio sanitaria, fino a percorsi chiari di aggiornamento professionale e formazione continua.

Difficile la sintesi sul tavolo nel quale si erano espressi diversi poteri forti tra cui quello degli infermieri e delle ostetriche che hanno dovuto alla fine riconoscere che alcuni aspetti della attività svolta dagli OSS hanno un proprio valore autonomo; ed ecco che nel documento si è riusciti a inserire: la necessità che gli OSS operino in collaborazione con tutte le professioni sanitarie, lasciando intravedere la possibilità di un superamento, per determinate funzioni, alla eccessiva subordinazione ad altre figure, specie nelle attività proprie del profilo quali quelle domestico alberghiere e quelle legate ai bisogni primari della persona, e poi ancora si legge nel documento: la necessità di rivedere gli attuali modelli assistenziali con l’introduzione delle funzioni dell’OSS a pieno titolo nell’equipe sanitaria e socio sanitaria, la necessità, nella revisione dei piani assistenziali delle regioni, di procedere alla verifica del reale fabbisogno di Operatori Socio Sanitari anche con il collegamento a specifici percorsi formativi di riqualificazione e aggiornamento.

Per quanto concerne la presenza di alcune figure professionali quali OSA OTA e ADEST, nel documento, si invitano le regioni a procedere alla loro definitiva riqualificazione.

Nel campo della formazione il documento richiama l’esigenza di dover attivare un processo di certificazione della formazione degli OSS per evitare le fin troppo numerose anomalie.

Il documento poi affronta a più riprese e ribadisce con chiarezza la necessaria presenza a pieno titolo nell’equipe sanitaria e socio sanitaria dell’OSS che finalmente ha gli strumenti per scrollarsi di indosso l’etichetta di operatore tecnico potendosi identificare così finalmente a pieno titolo nelle funzioni previste per gli operatori professionali del ruolo sanitario.

Ultimo aspetto quello legato alla necessità di inserire l’OSS e l’OSSS in percorsi di aggiornamento professionale continuo e costante quali quello del programma ECM.

Il rappresentante per la segreteria nazionale della FSI-USAE Stefano Castagnola che ha partecipato ai lavori del tavolo fin dalla sua costituzione e che ha firmato il documento ha dichiarato:” abbiamo portato il lavoro del nostro coordinamento OSS in questo confronto e, pur avendo già presentato al Senato un disegno di legge che richiama le istanze della categoria, abbiamo lavorato alacremente su questo tavolo e possiamo sentirci soddisfatti, per l’opera di mediazione non sempre facile che ci ha visto dribblare tra istanze delle categorie professionali e necessità di contenimento della spesa delle regioni, e per essere riusciti a far testimoniare dal documento le reali problematiche della categoria e le loro aspettative, ora bisogna usare tutto questo per continuare a ribadire il ruolo e la importanza di questa figura professionale che sicuramente dopo oggi ha acquisito una dignità giuridica e funzionale diversa per tutti noi ma in particolare spetta agli OSS pretenderlo in tutte le sedi”

Ufficio stampa

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