Gli infermieri assunti a tempo indeterminato nel Servizio sanitario regionale mediante il concorso pubblico, e che arrivano dalle Rsa, potranno restare in Rsa. La Regione Liguria infatti autorizzerà il distacco di questi infermieri, su base esclusivamente volontaria e in maniera temporanea, presso le Rsa di provenienza.

Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti: è una risposta alla carenza di personale infermeristico, che da tempo le associazioni datoriali delle RSA segnalano

All’annuncio è seguita una delibera della giunta regionale che prevede che “a seguito dell’assunzione dalla graduatoria del concorso pubblico (…), presso un’Azienda, Ente o Istituto del S.S.R., il personale infermieristico che risulti già occupato presso una struttura afferente i servizi residenziali e semiresidenziali socio -sanitari, previa valutazione del reale stato di necessità, possa continuare a prestare la propria attività presso le strutture stesse per un periodo non superiore a mesi sei dalla data di assunzione presso l’Ente pubblico”.

Il distacco presso le strutture di provenienza avviene su base volontaria, Il personale distaccato è a carico delle strutture, e si applica il contratto sanità.

“Il nostro Servizio sanitario regionale ha appena assunto oltre 1000 tra infermieri e Oss – ha dichiarato Toti –  (,..) Riteniamo che, mentre le nostre aziende procedono con le assunzioni seguendo le graduatorie, una parte degli infermieri possa scegliere di rimanere temporaneamente a lavorare nella struttura privata accreditata di provenienza. Si tratta di una misura emergenziale, che tiene conto della carenza di personale qualificato rispetto alla domanda complessiva, non solo in Liguria ma a livello nazionale”.

CARENZA INFERMIERI, I DATI DELLE UNIVERSITA’

I posti messi a bando dalle Università italiane per iniziare il corso di laurea in infermieristica nell’anno accademico 2022/23  sono stati 17972, e le domande 25.380, in calo rispetto all’anno precedente. Ma restano comunque 7400 studenti aspiranti infermieri che non possono intraprendere il percorso di Infermieristica malgrado la grande richiesta di infermieri nel settore sanitario e sociosanitario. Uneba da tempo denuncia questo squilibrio tra domanda e offerta, che prosegue da 20 anni.