Dalla prossima settimana cambieranno infatti gli orari di reperibilità per le visite mediche, volte al controllo dei dipendenti pubblici che si dichiarano in malattia, che saranno estesi a sette ore, tre ore in più rispetto a quanto sino ad ora stabilito.
Il relativo decreto nella sua versione definitiva è stato firmato ieri al Ministro, il quale sarà pubblicato, come previsto dalla legge, nella Gazzetta ufficiale della giornata di lunedì o martedì.
L’annunciato passaggio della reperibilità dei dipendenti in malattia della Pubblica amministrazione, passerà quindi dalle attuali 4 a 7 ore. Tutti i dipendenti della Pa, tranne i militari ed i vigili del fuoco, dovranno rimanere nel domicilio dichiarato alla propria amministrazione dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Del resto la decisione era nell’aria e se ne attendeva solo l’ufficialità.
L’annuncio è stato fatto direttamente dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, dopo aver avuto conferma dalle rilevazioni del mese di novembre del sensibile aumento (oltre il 40%, solo per metà giustificato con il picco dell’influenza A) di giornate non lavorate per motivi di salute rispetto allo stesso mese dello scorso anno quando i dipendenti erano “inchiodati” a casa per 11 ore al giorno. Statistiche che contestiamo parzialmente per metodo e nelle percentuali. Siamo fortemente convinti che il provvedimento sia una “pezza” e non la soluzione che va cercata con altre strade.
Ufficio Stampa