Risulterebbe alla scrivente Organizzazione Sindacale che con sempre maggiore frequenza il personale incaricato di presenziare alle udienze è costretto a prolungare, anche di molte ore il proprio orario di servizio, senza alcun preavviso,
a causa del protrarsi delle stesse; inoltre, risulterebbe che non sempre viene riconosciuto (e retribuito o ammesso al recupero) il tempo di lavoro che eccede le nove ore giornaliere.
Crediamo che questa situazione, che crea grandi disagi ai lavoratori e alle loro famiglie, specialmente per quelle madri che hanno a casa figli minori, vada regolamentata in modo stabile e definitivo.
Come è noto, la normativa contrattuale disciplina puntualmente sia la durata massima giornaliera della prestazione lavorativa, sia le modalità autorizzatorie ed esecutive del lavoro straordinario.
In considerazione della situazione sopra descritta, reputiamo necessario prevedere l’utilizzo dell’istituto della reperibilità, con la corresponsione economica prevista, al fine di garantire il corretto svolgimento delle udienze ed il contestuale rispetto dei diritti dei lavoratori, nel caso di specie alla possibilità di conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari e della vita privata.
Tale soluzione rifletterebbe una più razionale ed efficiente organizzazione dell’attività degli uffici giudiziari, nel rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori tutti, in attesa di coprire le vacanze di organico del personale in servizio presso gli uffici giudiziari.
Nel confidare nella condivisione di quanto rappresentato, si chiede alle SS. LL. di assumere le determinazioni conseguenti.
Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
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