#AGGIORNAMENTO#

ADESIONE AL RICORSO PROROGATA FINO AL 28 FEBBRAIO 2019

 

L’iniziativa legale per il Coordinamento FSI-USAE Funzioni centrali, patrocinata dall’Avv. Maurizio Danza del Foro di Roma, consiste nel ricorso al Tribunale Civile di Roma in funzione del Giudice del Lavoro finalizzato all’accertamento della illegittimità previa disapplicazione, degli atti del Ministero della Giustizia di decurtazione dell’indennità penitenziaria in caso di malattia, per il periodo pregresso all’emanazione della C.M. 20 luglio 2015, per il personale dell’amministrazione penitenziaria e il dipartimento della giustizia minorile e di comunità, e alla condanna alla restituzione della indennità penitenziaria eventualmente già trattenuta, sulla base della circolare n.11975 del 9 aprile 2018 del D.A.P.- Direzione Generale del personale e delle risorse Ufficio V, della circolare DAP n. 29452 del 18 agosto 2015.

Tale ricorso verrà depositato al tribunale del lavoro di Roma in applicazione del criterio del foro erariale ex art.25 c.p.c., sulla base della  pronuncia della Cass.Sez.Lav. 5 dicembre 2011 n.17311  atteso che “l’obbligazione dedotta in giudizio è riferibile ad un comportamento del legislatore”, criterio a cui ha già fatto ricorso la Avvocatura Generale dello Stato  in taluni giudizi in materia di pubblico impiego del 2018.

Con tale iniziativa si intende dare seguito al ricorso innanzi alla Sez. I quater del TAR Lazio-Roma nel procedimento R.G.N.R. 7591/2018, già intrapreso dal Coordinamento FSI USAE a titolo gratuito, a favore di numerosi dipendenti che è culminato con ordinanza n.4245/2018,  nella quale il Collegio SENZA ENTRARE NEL MERITO, si è limitato a “considerare che non sussistono i presupposti per la concessione della misura cautelare anche in ragione dei dubbi sulla giurisdizione in subjecta materia”.

Con il ricorso al Giudice del Lavoro si intende chiedere altresì, la disapplicazione degli atti conseguenziali al procedimento di decurtazione già emanati dagli istituti penitenziari del Ministero della Giustizia per il recupero delle somme dovute a partire dal 25 giugno 2008 fino al 31 dicembre 2009, nonchè dei numerosi atti di costituzione in mora del tutto illegittimi in quanto riferiti al periodo luglio 2008-luglio 2015, e dei decreti di decurtazione della retribuzione già notificati a numerosi dipendenti .

A tal proposito va evidenziato che i suindicati atti appaiono del tutto illegittimi poiché non solo alterano la caratteristica ontologica della indennità stabilita da fonte normativa, ma ledono il diritto alla salute costituzionalmente tutelato; inoltre gli stessi atti presupposti, appaiono illogici e contraddittori poichè presuppongono che l’indennità penitenziaria sia da ascrivere alle voci del trattamento retributivo fondamentale per poi decurtarla, in caso di malattia, come se si trattasse di una voce del trattamento accessorio.

PROCEDURA PER ADERIRE 

DOCUMENTAZIONE DA INVIARE:

1)  copia della procura ( per email) e una firmata in originale ( mezzo posta)

2)  copia del documento di identità

3)  copia del codice fiscale ( o tessera sanitaria)

4)  copia dell’avvenuto bonifico

5)  Eventuali comunicazioni ricevute dagli enti del DAP o della Giustizia Minorile in merito alla decurtazione ( decreti, avvisi degli uffici riferiti alla decurtazione anche se già operata sul cedolino)

Per ricevere la procura ad litem ai fini della adesione al ricorso entro il 28 febbraio 2019, inviare una mail all’indirizzo p.saraceni@usaenet.org 

Il costo per l’adesione al ricorso è di euro 70 senza ulteriori oneri, e dovrà essere corrisposto con bonifico bancario su conto FINECO BANCA IBAN  IT60T0301503200000000099304 intestato a Maurizio Danza, indicando la seguente causale: ricorso avverso decurtazione indennità penitenziaria + nominativo del ricorrente.

Per info p.saraceni@usaenet.org – 347.0662930

La Segreteria FSI-USAE Funzioni Centrali
Piazza Margana, 21 – Roma