La Segreteria Generale della FSI dopo ripetute sollecitazioni ha incontrato in sede tecnica, presso il Ministero della Salute, Roma via Lungotevere Ripa 1, una delegazione della Direzione generale delle professioni dello stesso Ministero ed il rappresentante per la sanita’ delle Regioni.
Nella riunione, cui oltre alla FSI hanno preso parte anche altre oo.ss. del comparto, sono state affrontati una serie di argomenti che rappresentano dei veri e propri nodi: primo fra tutti il recepimento e l’applicazione – da parte delle Regioni – dell’accordo sottoscritto lo scorso 4 luglio 2012 riguardante la figura dell’Oss (Operatore Socio Sanitario) che ancora oggi non ha trovato applicazione pratica in alcuna Regione. Per proseguire con la questione della figura dell’Autista Soccorritore e la figura dell’Assistente di studio Odontoiatrico e finire con la questione delle equivalenze dei titoli professionali.
OPERATORE SOCIO SANITARIO
La delegazione FSI ha ribadito alle parti al tavolo che considera sin dall’inizio e tuttora il protocollo sottoscritto lo scorso 4 luglio 2012 relativo alla figura professionale dell’ Operatore Socio Sanitario una buona base di partenza ma di avere, in proposito, una posizione molto piu’ avanzata che prevede uno sviluppo di carriera con il naturale sbocco dell’attuale Operatore Socio Sanitario ( O.S.S. ) all’interno del settore professionale sanitario. In questa ottica ha chiesto al rappresentante che le Regioni tengano conto di questa posizione nella predisposizione della legislazione regionale per l’organizzazione del Sistema Sanitario Regionale. FSI d’altra parte si fara’ promotrice di una fortissima campagna di sensibilizzazione ad ogni livello per far si che questi importanti operatori abbiano adeguati spazi nei sistemi sanitari regionali.
FSI ha altresi puntato il dito contro le numerose iniziative tese ad aggirare il sistema regionale della formazione e a rilasciare in modo fraudolento degli attestati di qualifica del tutto inidonei ad inconsapevoli cittadini che ambiscono a trovare una occupazione che difficilmente potranno trovare con tali pezzi di carta.
AUTISTA SOCCORRITORE
Nella riunione, finalmente, e’ stata fatta chiarezza rispetto agli obiettivi delle parti e rispetto alle reciproche posizioni del sindacato, delle regioni e del ministero.
A tale propositi infatti abbiamo accertato che in data 3 luglio u.s. il tavolo tecnico delle Regioni ha licenziato un testo di profilo professionale – molto simile a quello presentato a gennaio scorso – con un percorso di formazione di circa 500 ore distribuito in tre moduli : utilizzo dei mezzi , 40 ore circa ; soccorso alla persona, 160 ore circa; accesso alla qualifica, 300 ore circa. I due primi moduli dovrebbero essere frequentati anche dai volontari del soccorso. Tale profilo, che e’ stato inviato al coordinamento delle Direzioni Generali delle Regioni, per essere portato alla Commissione Sanita’ ( cioe’ gli Assessori regionali alla sanita delle varie Regioni) per l’approvazione, ha trovato pero’ la mancata condivisione di quattro Regioni di prima grandezza e l’assoluta contrarieta’ delle organizzazioni CGIL CISL e UIL .
Sulla questione ci siamo espressi piu’ volte. Nessuno puo’ chiedere ad un semplice autisti di surrogare altre figure professionali senza averne titolo e formazione. Se anche questa volta la questione si blocca e la politica non fara’ la propria parte, la FSI fara’ i passi necessari per risolvere la questione in altra sede.
ASSISTENTE DI STUDIO ODONTOIATRICO
Anche in questo caso esiste una proposta di profilo che e’ in fase finale. Nel caso dell’ Assistente di studio Odontoiatrico pero’ vi e’ una larga e sostanziale condivisione di quasi tutte le Regioni su di una qualifica improntata su di un percorso professionale di 800 ore circa che sara’ inviato al coordinamento delle Direzioni Generali delle Regioni, per essere portato alla Commissione Sanita’ ( cioe’ gli Assessori regionali alla sanita delle varie Regioni) per l’approvazione.
RADIOPROTEZIONE E VICENDA T.S.R.M.
La questione e’ molto seria e riguarda molti operatori. Il Ministero della Salute, sull’argomento, e’ attualmente impegnato nella proposta di revisione della direttiva comunitaria che e’ seguita da vicino dal suo settore della prevenzione con tutto il supporto tecnico della direzione delle professioni. Cio’ non di meno una effettiva soluzione non appare concretizzabile in tempi brevi.
EQUIVALENZA
Il ministero della salute e le regioni prevedono la conclusione della ricognizione entro il 15 dicembre p.v. Nel frattempo si sono impegnati a a fornirci tutti gli elementi utili alla valutazione dei residui problemi ed a lavorare in parallelo alla ricognizione per le possibili soluzioni, anche se in alcuni casi risultano decisamente essere problemi alquanto ostici.