“Concludere l’attività programmatoria, tanto attesa, per la nuova rete ospedaliera e per la rete sanitaria territoriale e del 118 è stato il traguardo della vecchia legislatura. Nei prossimi cinque anni, l’Abruzzo dovrà tradurre in realtà quanto pianificato, rispettando la tempistica stabilita, passando dalla fase di programmazione a quella di attuazione. Questo processo rivoluzionerà il sistema sanitario a vantaggio di tutti i cittadini, migliorandone la qualità delle cure”.

Dopo la riconferma del centrodestra guidato da Marco Marsilio di FDI alle elezioni regionali del 10 marzo, è Pierluigi Cosenza, direttore generale dell’Agenzia sanitaria regionale (ASR), a delineare la sfida epocale della 12ª legislatura. L’ASR, considerata la “tecnostruttura” del sistema sanitario regionale, partecipa a livello centrale alla definizione delle politiche per la salute e alla pianificazione e programmazione strategica sanitaria. A livello periferico, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi strategici regionali fornendo supporto tecnico-metodologico e formativo alle quattro ASL.

Cosenza, medico originario dell’Aquila, in un’intervista ad Abruzzoweb, sottolinea innanzitutto l’importanza dell’approvazione della rete ospedaliera regionale, fondamentale per la razionalizzazione ed efficientamento del sistema sanitario. “L’approvazione della rete ospedaliera regionale, finalmente avvenuta con l’approvazione governativa, ci ha permesso di utilizzare le risorse disponibili per la costruzione dei quattro ospedali a Lanciano, Vasto, Avezzano e Teramo. Senza tale approvazione, tali fondi sarebbero rimasti bloccati presso il ministero”, spiega il direttore Cosenza.

La nuova rete ospedaliera prevede quattro ospedali hub nelle città capoluogo di L’Aquila, Pescara, Chieti e Teramo, con funzioni di coordinamento per le reti specializzate (quali rete stroke, politrauma/trauma maggiore, rete emergenze cardiologiche estese), quattro ospedali di primo livello (Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto), sei ospedali di base e due presidi di area disagiata.

Per quanto riguarda la rete territoriale, Cosenza sottolinea la necessità di proseguire con la realizzazione delle Case della comunità e degli ospedali di comunità, al fine di ridurre l’afflusso non necessario nei pronto soccorso e negli ospedali. Queste strutture, finanziate tramite il Pnrr, saranno implementate entro il 2026 con un budget di oltre 200 milioni di euro.

Le Case della comunità, previste in varie città dell’Abruzzo, ospiteranno team multidisciplinari di professionisti della salute e saranno complementari agli ospedali di comunità, che forniranno cure a bassa intensità clinica.

Inoltre, sono previste centrali operative territoriali che coordineranno la medicina domiciliare con altri servizi sanitari, assicurando il collegamento con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza.

Cosenza sottolinea che molte di queste strutture saranno operative già entro il 2024 e il 2025, grazie alla riorganizzazione dei distretti sanitari esistenti e all’ampliamento degli orari di servizio. Infine, fa notare che il responsabile di un ospedale di comunità sarà un infermiere, riducendo così le preoccupazioni relative alla disponibilità di personale medico.

Ufficio Stampa FSI-USAE