Lettera al Ministro della Giustizia Andrea Orlando

 

Illustrissimo Signor Ministro,

corre l’obbligo di ringraziarLa per essersi prodigato nell’indire il concorso per Assistenti giudiziari, che costituisce un’opportunità lavorativa per quanti sono risultati vincitori e idonei nonché la risposta alle gravi carenze di personale amministrativo nel settore Giustizia.

Tuttavia, non possiamo esimerci dal ribadire le richieste già espresse dalla scrivente O.S. nelle note del 5 e del 14 dicembre 2017. Già all’epoca Le chiedevamo di rendere note tutte le 1400 sedi destinate all’assunzione degli assistenti Giudiziari  (800 più 600), in modo da poter dare a tutti una equa possibilità di scelta più consona alle proprie esigenze familiari e contemporaneamente nel rispetto della posizione ricoperta in graduatoria.

Come ben sa, nei giorni 18/19/20/21 dicembre 2017 gli 800 vincitori sono stati convocati a Roma per la scelta della sede di lavoro. Questi hanno scelto in ordine di graduatoria non tra 800 uffici ma tra ben 1400 sedi.

Ciò è stato possibile grazie alla pubblicazione da parte del Ministero di tutte le 1400 sedi disponibili in vista non solo dell’assunzione degli 800 vincitori, ma anche dello scorrimento delle 600 unità (“primo scorrimento”).

Troviamo questa decisione condivisibile in quanto meritocratica.

Tuttavia, a mezzo della presente, chiediamo che anche ai 600 idonei, a breve convocati per la scelta della sede lavorativa, sia concessa la stessa modalità di individuazione dell’ufficio presso il quale prendere servizio mediante pubblicazione tempestiva delle ulteriori sedi disponibili.

Tale richiesta è fondata sulla constatazione che:

  • in data 23/12/2017 è stata approvata la legge contenente il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018, che all’art. 1, co. 489 prevede: “Al fine di favorire la piena funzionalità degli uffici giudiziari, il Ministero della giustizia è autorizzato, con le modalità di cui all’articolo 1, commi 2-bis e 2-ter, del decreto-legge 30 giugno 2016, n. 117, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 agosto 2016, n. 161, ad assumere, nell’ambito dell’attuale dotazione organica, per il triennio 2018-2020, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un ulteriore contingente massimo di 1.400 unità di personale amministrativo non dirigenziale da inquadrare nei ruoli dell’Amministrazione giudiziaria”, autorizzando le relative spese;
  • dal sito ufficiale del Ministero della Giustizia viene annunciato che nel 2018 “in pochi mesi arriveranno nei tribunali 2800 nuove unità di personale”;
  • ad oggi, le sedi disponibili a cui assegnare il nuovo personale, indicate dal Ministero sono le sole 600 sedi residue a seguito della scelta degli 800 vincitori, malgrado sia ben superiore il numero delle sedi vacanti. (escluse quelle destinate al personale di ruolo in servizio, che da anni aspetta di conoscere la propria sede. In merito si attende una risposta alla nota del 14.12. 2017).

In tal modo si eviterebbe un’ingiusta disparità di trattamento e il rischio che, paradossalmente, gli idonei inseriti nella graduatoria nelle posizioni dal 1401 e seguenti abbiano un ventaglio di scelta delle sedi notevolmente più ampio rispetto ai colleghi che ricoprono una posizione più alta in graduatoria, in spregio al criterio meritocratico che ha imperniato lo svolgimento del concorso.

Una simile situazione, inoltre, creerebbe un notevole danno economico considerato che un numero elevato di idonei è del sud Italia, oltre che stravolgimenti di nuclei familiari con figli in tenerissima età.

Poter conoscere le sedi vacanti è fondamentale per evitare il grave danno che verrebbe a crearsi anche per l’amministrazione che si troverebbe in servizio presso gli uffici un cospicuo numero di persone strappate al proprio territorio pur essendo disponibili posti che, a breve, verranno assegnati con ulteriori scorrimenti, con evidente malcontento generale e successivi ricorsi al fine di tutelare le proprie legittime ragioni.

In considerazione della ristrettezza dei tempi: il 15 – 16 – 17 gennaio p.v. ben 600 candidati dovranno effettuare la propria scelta, si sollecita formalmente di provvedere a quanto sopra richiesto anche in nome del principio della trasparenza.

Sicuri che la fase della scelta degli uffici e delle sedi rispecchierà l’efficienza e la trasparenza che hanno contraddistinto fino ad ora l’iter selettivo e che verrà valorizzato il merito emergente dalle posizioni in graduatoria la scrivente La saluta cordialmente e coglie l’occasione per augurarLe un buon 2018.

Il Coordinatore Nazionale
Paola Saraceni
347.0662930