Ormai siamo al colmo con gli annunci, dichiarazioni, comunicati stampa , promesse di nuovi posti di lavoro, aumenti di pubblico e di incassi, insomma, una serie di notizie che vengono lanciate a vario titolo e poi nei fatti smentite. Una “campagna elettorale continua”!!! Cominciamo con le assunzioni di personale.

Tutti ormai sanno che i siti del MiBACT – moltiplicatisi con la riforma voluta e attuata in modo selvaggio – tra spacchettamenti e creazioni di nuove strutture soffrono della mancanza di personale di vigilanza e di altro personale a vario titolo. Sono tantissime le strutture presso le quali il visitatore paga il biglietto d’ingresso e non sono visitabili per intero; alcuni siti hanno degli orari ridotti e altri fanno fatica ad essere aperti al pubblico.

Nonostante ciò il Ministro Franceschini ogni volta che si affronta un qualunque argomento sul MiBACT .” devia e da i numeri ,invece di affrontare le reali problematiche, tra queste quella della mancanza del personale. Forse serve a deviare l’attenzione sui veri problemi del MiBACT? Sull’argomento numeri torneremo più avanti, restiamo al tema del personale. L’ultima in ordine di tempo………-1000 assunzioni annunciate con tanto di comunicato stampa e di dichiarazione del Sottosegretario Dorina Bianchi, che ad una interrogazione parlamentare che chiedeva lumi su alcune problematiche, risponde che il Ministero “ha avuto un incremento di pubblico e di incassi”. ……Ma la finanziaria ormai varata ne prevede solo un po’ più della metà, 509; una goccia con gli uffici al collasso, ma di questo nessuno ne deve parlare. Oggi addirittura, un Dirigente del MiBACT vuole riaprire gli Archivi anche il sabato ma con lo stesso personale!!!! Anche qui un operazione solo di facciata ma che difficilmente potrà attuarsi. Intanto, il MiBACT continua ad assumere in modo indiscriminato e senza alcuna regola attraverso il soggetto ALES.

Soggetto nato una decina di anni fa per fare altro con un capitale di 6 milioni di euro oggi fa gare, riceve finanziamenti per lavori e chiese ecc. Su questa azienda anche l’ANAC ha già posto la sua attenzione facendo rilevare alcune anomalie. Tra queste quelle degli stipendi dei dipendenti ALES che sono di gran lunga superiori a quelli dei colleghi MiBACT visto che oggi la società ALES è al 100% di proprietà del Ministero…….. Sono centinaia le assunzioni effettuate negli ultimi anni con un sistema ormai collaudato e con costi molto superiori ad una normale assunzione.

Il sistema ALES funziona così: un Ufficio in carenza di personale fà un interpello all’interno dell’Amministrazione; nessuno risponde all’interpello ovviamente e si procede con la richiesta di autorizzazione della Direzione Generale Organizzazione che chiede alla ALES le figure richieste. ……La ALES pubblica sul suo sito la richiesta di personale con una scadenza “limitata” e contestualmente richiede ad alcune società convenzionate il personale con le professionalità chieste dal MiBACT; Naturalmente queste assunzioni sono fatte senza alcuna garanzia di professionalità, non sono verificabili e potrebbero identificarsi anche come assunzioni pilotate.Comunque il risultato finale dell’operazione non ha alcuna efficacia reale sul MiBACT: Ci chiediamo e chiediamo al Ministro perchè continuano con queste “assunzioni fantasma” e non si procede con le stesse risorse a veri concorsi per i giovani? Passiamo ora ai numeri che piacciano tanto al Ministro e ai suoi…..

Dall’inizio della riforma sono passati circa tre anni da allora  sono state create nuove strutture, sono stati effettuati numerosi “spacchettamenti”di grosse soprintendenze, sono state aperte  anche se in modo  parziale altre strutture quindi una vera e propria rivoluzione anche di competenze tra Direzioni Generali nuove, vecchie, a metà, con competenze poi passate ad altre insomma un vero caos istituzionale dove nessuno riesce a dare i reali numeri a cominciare dagli organici del personale – sempre in progress….-, al numero di visitatori, al numero dei biglietti paganti, a quelli gratuiti. Sono stati creati biglietti cumulativi per visitare più strutture quindi accorpamenti e scorpori di incassi. Nel frattempo, il Ministro per la crescita del prodotto cultura e naturalmente dei numeri ha creato progetti di aperture straordinarie, serali, giornaliere, 1° del mese insomma un vero e proprio programma di intensificazione dell’offerta culturale che, è bene specificare è totalmente gratuita per i visitatori. Ottimo diremmo, sono cresciuti notevolmente i visitatori ma i numeri reali quali sono? E gli incassi come vanno?

Il MiBACT riferisce dal proprio sito che nell’anno 2014 i visitatori sono stati 40.744.763; nel 2015 43.288.366 e nel 2016 45.521194 il “Ministro dà i suoi numeri in una intervista dichiara che i visitatori sono 45,5 milioni nei musei italiani…” La verità è altra…i numeri sono veri ?

Fonti del ministero danno questi, ma in effetti sono i dati delle aree archeologiche più importanti d’Italia e dei musei, naturalmente però, c’è da calcolare gli ingressi dei vari “progetti ad ingresso gratuito”( 1 domenica del mese, S.Valentino, aperture varie, rigidamente GRATUITE).

Questi ingressi come vengono calcolati? Da chi? Vengono forse uniti a quelli dei visitatori paganti. Non vi è traccia di dati distinti ma solo “dati provvisori e suscettibili di variazioni”Non vi è un dato distinto del numero biglietti cumulativi e reali ingressi e degli incassi dove realmente si possa fare una giusta riflessione.

Per quanto attiene alla trasparenza che contraddistingue le sue dichiarazioni, non è il caso di puntualizzare, in modo netto e chiaro,  quali solo i reali dati degli ingressi paganti distinguendo tra quelli cumulativi o singoli?

Non è il caso di puntualizzare quanto sono costate all’ Amministrazione tutte le aperture gratuite per dare un giusto risalto al beneficio/costo di gestione?

Non è il caso di puntualizzare quali sono le strutture che nei progetti “gratuiti”  hanno raggiunto un risultato, che potremmo definire positivo, da quelli dove non vi è stata nessuna positività facendo sempre riferimento al costo/beneficio dell’iniziativa che riteniamo comunque valida?

A noi non dispiace che il MiBACT cresca, ma che il “nostro petrolio, la cultura, deve diventare un vero volano per l’economia e non un guazzabuglio dove tutti fanno quel che gli pare!!!!!

Caro Ministro ci aspettiamo una puntuale risposta alle ns. richieste.

Cordialità

FSI-USAE FUNZIONI CENTRALI BENI CULTURALI

Renato Petra