La Segreteria Generale, prendendo atto della discussione in atto alla camera dei deputati sul Disegno di Legge di Delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale ha formalizzato alla Commissione parlamentare competente la richiesta di essere audita in relazione allo stesso testo.
Il provvedimento infatti, se approvato, inciderà direttamente sulle tasche dei lavoratori e, come noto, la nostra federazione sulla materia ha in atto una mobilitazione in cui sono state espresse varie indicazioni per il rilancio del paese fra cui un intero capitolo è dedicato alla fiscalità.
“Porteremo alla commissione il nostro fattivo contributo. Abbiamo Idee precise sull’argomento ed intendiamo essere ascoltati. Le tasse sul lavoro non possono ancora oggi essere più alte di quelle sulle rendite” ha dichiarato il Segretario Generale, Adamo Bonazzi, dopo il briefing con i responsabili dei dipartimenti della Federazione.

Ufficio Stampa FSI



Il Disegno di Legge di Delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale in sintesi prevede:

Art 1 – delega il Governo ad adottare uno o più decerti legislativi volti a relaizzare una riforma del sistema fiscale statale e definisce i criteri sulla base dei quali il Governo è chiamato ad operare:
– principio costituzionale di legalità e capacità contributiva;
– rispetto dei principi comunitari;
– principi di irretroattività, chiarezza, conoscibilità effettiva, buona fede;
– divieto di doppia imposizione e applicazione analogica delle norme che stabiliscono i presupposti impositivi;
Artt. da 2 a 7 – contengono i principi ed i criteri di delega relativi a ciascuna imposta, ( ad esempio l’art. 2 disciplina l’IRPEF stabilendo che sia determinata sulla base di 3 aliquote 20 -30 e 40% da applicare ad un imponibile per quanto possibile non eroso dalle diverse agevolazioni introdotte nel corso degli anni; mentre in altri punti è prevista l’inclusione tra i soggetti passivi degli enti non commerciali; un sistema di determinazione dell’imponibile che tenga conto della soglia di povertà; di un reddito minimo escluso da imposizione; concentrazione dei regimi di favore fiscale su natalità, lavoro e giovani; inclusione nella base imponibile delle plus valenze; iene inoltre introdotto un regime fiscale per i redditi di natura finanziaria distinguendo i redditi di capitale da i redditi diversi)
Art. 8 – contiene i tempi e le modalità di attuazione della delega ;
Art. 9 – prevede un’apposita commissione bicamerale composta da 15 deputati e l5 senatori;
Art. 10 prevede il riordino della spesa in materia sociale con la rideterminazione degli indicatori di reddito dei cittadini; l’armonizzazione dei diversi strumenti previdenziali ed assistenziali per evitare duplicazioni ; istituzione di un fondo per la indennità sussidiaria alla non autosufficienza da ripartire tra le regioni