Definita in serata una importante intesa al ministero della funzione pubblica.
L’accordo che rivede l’intero impianto delle attuali relazioni sindacali  e riporterà  in auge la contrattazione locale su tutte le problematiche dell’organizzazione del lavoro, getta le premesse per il superamento del blocco della contrattazione nazionale e la revisione di alcune delle norme più controverse  del d.lgs. n.150/2009, il cosiddetto decreto Brunetta.
La nostra organizzazione, che sin da subito ha contrastato il vergognoso blocco dei contratti, con questo accordo si vede riconosciuta come vincente la propria linea politico-rivendicativa e cioè quella linea politica sindacale che pur senza eccessi ha portato avanti le rivendicazioni con costanza e determinazione.
L’accordo prevede una serie di interventi normativi e contrattuali in materia di lavoro pubblico che riguarda:
– un nuovo modello di relazioni sindacali
– la razionalizzazione e la semplificazione dei sistemi di misurazione, valutazione e premialità
– nuove regole riguardanti il mercato del lavoro nel pubblico impiego
– i sistemi di formazione del personale
– una maggiore autonomia della dirigenza rispetto all’autorità politica
In particolare, nel nuovo modello delle relazioni sindacali si prevedono un serie di passaggi importanti quali l’adozione di vincoli e procedure per garantire la trasparenza sugli andamenti gestionali, il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nei processi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni, la definizione di criteri trasparenti e il coinvolgimento del sindacato nella mobilita , l’individuazione nell’ambito dell’informazione sindacale di ipotesi di esame congiunto . Da sottolineare la forte affermazione che il CCNL è la fonte del diritto nel rapporto di lavoro.
Sempre nel medesimo capitolo il Governo si impegna ad una parziale revisione della legge n. 15 del 2009 in materia di comparti di contrattazione, nei quali dovrebbero essere introdotti anche i settori specifici, aumentando il numero attualmente stabilito in quattro, pur mantenendo il principio di riduzione ed accorpamento degli stessi, e di rafforzare il ruolo delle Regioni nella contrattazione.
Per quanto concerne la semplificazione e la razionalizzazione dei sistemi premiali si tratta in sostanza di riformare l’odioso art. 19 che prevedeva il famigerato meccanismo della meritocrazia bloccato sui parametri 50-25-25.
Importantissime le norme di revisione del mercato del lavoro che limitano l’intervento della norma generale prevista dalla Ministra Fornero e che ribadiscono il principio del lavoro a tempo indeterminato come  contratto dominante quale forma di rapporto di lavoro subordinato nelle pubbliche amministrazioni.
Importantissimo anche il fatto che si aprano immediatamente dei tavoli tecnici di verifica dell’attuazione dell’accordo.
Un importante risultato quindi – alla luce della crisi attualmente in corso – quello raggiunto stasera dalla USAE e dalla FSI, questo è infatti un primo passo concreto per la riapertura dei contratti.

La Segreteria Generale

IL TESTO DELL’ACCORDO CHE SARA’ DEFINITIVAMENTE SOTTOSCRITTO DOPO L’APPROVAZIONE DELLE REGIONI