niziano e si interrompono subito le trattative per il rinnovo del contratto del comparto sanità. Troppo distanti le parti sulla quantificazione economica delle risorse a disposizione. FSI, CGIL, CISL, UIL e FIALS hanno respinto al mittente la direttiva del comitato di settore e hanno dichiarato immediatamente lo stato di agitazione.

 

La Riunione era stata aperta dall'agenzia ARAN con la comunicazione delle direttive ricevute e degli obiettivi che le Aziende intendono perseguire al tavolo contrattuale. Partendo dalle tematiche di carattere normativo.
La direttiva infatti indica fra gli obiettivi del comitato, e quindi delle Regioni e delle Aziende :
– la modifica del sistema delle relazioni sindacali con un rafforzamento del livello regionale.
l'adeguamento delle regolamentazioni relativamente ad istituti incentivanti, alla valorizzazione delle competenze ed alla revisione delle posizioni organizzative;
la revisione di istituti quali la pronta disponibilità, le prestazioni aggiuntive, la mobilità fra le aziende ed i trasferimenti interni;
la revisione del part time,
la regolamentazione dell'organizzazione del lavoro con deroghe alla legge 66;
una nuova regolamentazione del sistema della formazione;

Per contro il medesimo comitato ha messo sul piatto risorse estremamente esigue partendo da una base di calcolo assolutamente non condivisa e precisamente :

0,39 per il 2006 pari ad euro 8,14 mensili
2,00 per il 2007 pari ad euro 41,76 mensili
4,46 per il 2008 pari ad euro 93,12 mensili

Anche volendo considerare gli effetti degli accordi del 6 aprile e del 29 maggio le risorse sono assolutamente insufficienti a soddisfare le richieste delle organizzazioni sedute al tavolo.

Da registrare anche la richiesta all'Aran di prendere atto della incompatibilità delle bozze di rivendicazione e di procedere alla separazione del tavolo contrattuale rispetto all'o.s. nursing up.

Ufficio stampa