Il Ministero non può assumere dichiara Franceschini – nel rispetto della legge di stabilità”.  Ma sono oramai tre anni che stabilmente  il MiBACT -utilizzando la parola magica – interpello negativo–   si rivolge alla sua stessa  Societa’ per fare le assunzioni “urgenti” oggi se ne contano migliaia. Basta andare sul sito della ALES per verificare quante e che tipo di assunzioni sono state fatte e quelle in corso come  nelle  voci del bilancio si verificano i costi di gestione di questo soggetto. A chi serve questo soggetto?

E’  ovvio che la ns. denuncia è contro questo “sistema diffuso di  illegalità e con costi enormi– e non contro questi lavoratori che accettano un lavoro a dir poco precario…….

Assunzioni fittizie e contro ogni legge che regolamenta le assunzioni nel pubblico. Ma continua senza che nessuno si opponga a questo mercificio. Abbiamo inviato anche una nota anche all’ANAC descrivendo quanto avviene.

Il Ministero non fa vere assunzioni  ma stà ricreando il precariato oramai fuori legge.

Nel denunciare questa situazione diciamo basta a questa “truffa mascherata”.

Il MiBACT dall’avvento di Franceschini  -che inizialmente faceva finta di non sapere – come avvenivano queste assunzioni, ha incentivato proprio queste assunzioni facendo raddoppiare anche il capitale sociale della

ALES SPA da 3 milionieuro e 6,500milionieuro. Investendo la stessa societa’ anche di altri oneri quali gare di appalto, finanziamenti a opere ecclesiali e naturalmente assunzioni di personale. Tutto questo con costi maggiorati sia di gestione della società per il suo personale nelle sue sedi  che del personale che  lavora fianco a fianco ai ns. colleghi percependo uno stipendio maggiorato e non si capisce il  perchè?

Altresì per le assunzioni  del personale che il Ministero richiede la ALES a sua volta  si rivolge ad aziende private di lavoro interinale il tutto con costi enormi e a carico della collettività.

Ovvio che questo “giochino autorizzato” non può andare avanti il Ministero ha bisogno di personale stabile, professionalmente preparato e non precari a vita.

Altrimenti, il Ministro, che  ha già spianato la strada alla privatizzazione di alcuni siti – fa le prove per la privatizzazione selvaggia. Il  MiBACT diventerà un soggetto con qualche Direzione Generale e tanti satelliti incontrollabili e con il silenzio di tutti.

Basta occupare i posti che si rendono liberi con annessioni di personale proveniente da altre Amministrazioni così il MiBACT  non avrà nessuna possibilità di passaggi interni , scorrimento di graduatorie ecc.

Il personale del MiBACT  si dovrà ribellare a questo progetto   riappropiandosi del suo ruolo dicendo no alla ALES  o alle privatizzazioni e chiedere che i fondi destinati a questa società vengano destinati alle nuove assunzioni e alla gestione ordinaria del Ministero.

FSI USAE Funzioni Centrali Beni Culturali
Coordinatore Nazionale
Renato Petra